Siamo liberi e la “libertà” non è affatto un sintomo che deve essere sottoposto ai “virologi”. I suddetti stiano calmi nell’ indicare l’ unica via possibile di chiuderci in dimore. Se il governo li ha legittimati a dire la loro, noi cittadini abbiamo il diritto di “comprendere”.
Proprio in queste ore si discute per l’ attuazione del nuovo DPCM con probabile lockdown (si annuncia) verso la ‘totale chiusura’ per Regioni.
Se fosse così, dobbiamo prepararci a non perdere la testa; a non affondare gli artigli nella disperazione poiché servirà a ben poco. Serve lucidità oltre la stazza del comandante.
Ormai siamo succubi di un governo che ha facoltà col ‘cerino tra le mani’ di decidere la sventura, per tutti.
Attenendoci alle ultime evidenze scientifiche il virus starebbe galoppando, fino a raggiungere trentamila contagi e trecento morti in un solo giorno. Sappiamo che l’ emergenza sanitaria ad oggi non ha risvolti positivi ed è completamente a gambe all’ aria per gli enormi ritardi di materiali e attrezzature capaci di fronteggiare la sciagura: a questo punto si spenda pure, impennerà il debito pubblico oltre le nostre possibilità di saldare. Così come previsto.
Sappiamo che i crediti sono una cosa seria e che se andranno specifiche risorse per medici, infermieri, volontari in prima linea, allora non avremo barbaramente da
E soltanto posteriormente ci passeremo la mano sulla fronte con la consapevolezza che la palla sia finalmente giunta nelle mani dell’ esecutivo. Il nuovo DPCM sarà l’ ennesimo segnale di irresponsabilità plenarie?
Giuseppe Rigotti