di Giuseppe Rigotti
Si può contestare
la salute?
(Chiaro) che messa così si rischia di dare esponenziale alito per un’ ulteriore “confusione semantica” chiamando in causa proprio gli ipocondriaci della scienza da “teleschermo” impegnati a rincorrere, bacchettare, e mortificare le migliaia di persone scese in piazza per manifestare la propria libertà ad astenersi dalla fumosa ideologica misura del green pass obbligatorio per la vaccinazione. Il dramma è stato optare per una sola contromossa in campo: ossia intrecciare l’ uso -governamentale- della comunicazione scientifica con i dubbi sul prodotto salvifico senza però riuscire a sfilare le mere informazioni inserite nei contratti secretati dalle aziende
farmaceutiche protagoniste.
Così ci pensano i “virologi starlette” a rincuorare: sono lì che balzano, come attori in tour prestano voce al personaggio azzardando di ogni colore e reputazione “roba da narcisisti” se mettiamo a confronto le personali dicerie sovrapponibili: allora “zitti e buoni” la regia è in
stato di –tilt–.
Dopo (Zangrillo, Pregliasco e Bassetti) lo sprint ce lo mette Roberto Burioni dando dei sorci ai presunti no vax, e addirittura trovando gaudioso sfottò in un tweet in cui egli stesso inguaiatamente sentenzia:
“I non vaccinati devono stare agli arresti domiciliari”; in sostanza pur di zittire si finisce per storcere il grido d’ aiuto. Come indica l’ ottima firma (Daniele Capezzone) “La verità” , non sarebbe meglio persuaderli senza volere aggredire?
Il modo -franco- per convincere anche i più scettici. Tra l’ altro sfogliando il ‘Financial Times’ evince una tabella in cui un non vaccinato ed un -vaccinato- avrebbero la stessa probabilità (2%) di prendere il Covid con sintomi. Quindi vuol dire che i vaccini riducono la probabilità di finire in ospedale senza però azzerare i contagi né risolvere la genesi della pandemia. Intanto la locomotiva degli intellettuali vagabondi non vaporizza la decisione di adottare il green pass in nome di un bene quale più grande -la libertà-.
È come se in in democrazia una minoranza legittimata a pensare, improvvisamente smettesse di avere i diritti perché bollatti
“brutti e cattivi”. Vogliamo integralm
Siamo tutti seccati dall’ agire dei nostri governanti e dai corifei della medicalizzazione che ci bastonano con la paura di seppellire già il domani: arrivati fin qui siamo nuovamente traghettati al punto di partenza in tale proroga di emergenza e con la stessa “musica caotica” orchestrata dal –civil “Draghi”-.
Redazione