di Giuseppe Rigotti
Le balle ci sono e vengono dal fischiettìo di Palazzo Chigi: il nostro premier ha deciso di concedersi autentiche mosse di ballo “stiamo lavorando” omettendo di
incappare nelle attuali forze di maggioranza. È l’ ennesimo segnale del carro che traballa con gli aggrappati già pronti a cadere metro dopo metro.
Il Governo, le riforme e la gestione del Pnrr colgono una miscela di divergenze strutturali per le componenti ideologiche tanto da indurre la macchina Istituzionale a frenature di ogni genere mentre le altre forze in Europa marciano con piedi uniti e ben allineati intervenendo nel rapporto pubblico-privato.
È evidente che l’ ombra di Super Mario raggiri una certa -mistificazione- dovendo decidere in self-thinking pur di gestire il potere con discrezione: ma a che punto sono le priorità?
Da ottobre avrà inizio il rincaro delle bollette con oltre il 40% di aumento senza interpellare Confcommercio, un
Per ora “nè carne nè pesce” per un mercato asfissiato in cui vige un solo coro semplificativo attuato a montare e smontare in presenza dei lacchè di palazzo.
E se questo non è il vero prezzo da pagare smettiamola con l’ armarci dei (tromboni), anche perché un “governo” che gioca con le regole comportamentali si arroga il diritto di smentire le diverse libertà sancite dalla costituzione. Da Palazzo Chigi alle reti unificate con le frottole “altre ne seguiranno” di una paranza capitanata da (Super Mario).
Redazione