di Giuseppe Rigotti
Inevitabile. Un passo in avanti vale due all’ indietro quando la scienza è impegnata a darsi un gran daffare: il super green pass
entrerà in vigore dal 6 Dicembre nel nome della cattedrale sanitaria in cui si evidenziano i primi preoccupanti “allarmismi” per l’ innalzamento dei contagi: di più, la “scienza sproloquia” ha continuato a mordicchiare opinioni per poi correre al riparo dalle claudicanti valutazioni condotte finora.
“Ci mette le toppe”, si vanta di poter pilotare i renitenti alla puntura spingendoli al siero mentre nel riflesso dogmatico li stigmatizza a “bicarbonato eversivo” capaci solo di far danno. Così è iniziata la caccia agli untori, preferendo di sganciare tutto il resto che andava fatto per la messa in sicurezza.
E ora che occorreva convalidare il percorso fatto dai nostri esperti, cade giù l’ intero -taccuino scientifico- in cui non sono mancate le pretestuosità invadenti dei ‘lorsignori virologi’.
Balzati per trasmissione in trasmissione, ci avevano rassicurato indicando il nostro come un modello “ultra” agli ordini di una sanità nazionale in corsia grazie al lavoro svolto quotidianamente dal generale “Figliuolo”: e invece, il risultato cade pesantemente di certo -non sbiadendo- per ciò che andava fatto; eccoci in status quo ante che i *Professoroni in
Un sincero consiglio: svegliate le misure preventive senza persistere con l’ ossessione medicalizzante dell’ antidoto salvifico o del super lasciapassare verde; dopo i ragionamenti di Agamben e Cacciari, perfino l’ eccellenza e fresco nobel G.Parisi che di certo non è un (no vax) durante una lectio magistralis si è permesso candidamente di dichiarare:
”È possibile che questa sfiducia di massa nella scienza sia dovuta anche a una certa arroganza degli scienziati che presentano la stessa -scienza- come sapienza assoluta, rispetto agli altri saperi opinabili”.
Ma cosa vuol dire davvero comunicare?
È qui, discutiamo l’ ennesima confusione, limitare la libertà per garantirla a tutti gli altri anche quando “Il mondo è fuori”, o anche (quando l’ unica difficoltà è provare a trovare un nuovo tono?)
Redazione