Da una semplice mozione presentata in un consiglio comunale di una realtà provinciale italiana, si evince chiaramente lo spirito propositivo che da certi ambienti culturali si vorrebbe imprimere alle istituzioni. Forse è del tutto irrilevante la matrice politica di provenienza della proposta, mentre diventa nevralgica la ‘visione’ del concetto di ‘lavoro’ che viene sottesa in questo atto. Se la Repubblica è fondata sul lavoro, da articolo n.1 della Costituzione, qui se ne nobilita dichiaratamente ogni forma, anche ovviamente quella libero professionale, non declassabile nei confronti di mansioni più stabili, più inquadrate, più garantite per l’appunto.
“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione in Consiglio Comunale della nostra mozione inerente l’istituzione del Tavolo Permanente delle Libere Professioni” – scrive in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Colonna Simone Del Mastro – “Il tavolo sarà uno strumento utile all’amministrazione per dare ascolto ai professionisti, confrontarsi sulle loro esigenze e sui provvedimenti che riguardano le loro attività”.
Un plauso arriva da Roberto Cuccioletta, Consigliere Comunale ad Albano e responsabile regionale del Dipartimento Libere Professioni di Fratelli d’Italia. “Ringrazio il gruppo consiliare marinese di Fdi per l’iniziativa, unitamente alla massima assise cittadina ed il Sindaco per l’attenzione e la sensibilità dimostrate. Da sempre consideriamo la rappresentanza libero professionale uno strumento strategico per trovare soluzioni efficaci ai problemi sempre più complessi che le amministrazioni devono quotidianamente affrontare. , Il Tavolo Permanente renderà possibile una migliore integrazione tra professionisti e l’Amministrazione e siamo lieti che il progetto avviato di istituire il Tavolo in tutti i comuni del Lazio stia procedendo con successo. Marino è la terza città laziale, dopo Palombara Sabina ed Albano Laziale, a dotarsi di questa importante risorsa, ed è degno di rilevanza il fatto che i nostri consiglieri comunali hanno già presentato la mozione per l’istituzione del Tavolo a Roma, Velletri, Colleferro e Minturno”.