AGI – Mosca ha accusato le forze di Kiev di aver distrutto un deposito di grano al porto di Mariupol prima di perdere il controllo della città. “Oltre 50 mila tonnellate di grano sono state distrutte”, ha affermato il responsabile del Centro di controllo della Difesa nazionale russo, Mikhal Mizintsev, sostenendo che le forze ucraine abbiano “deliberatamente” dato fuoco alla struttura.
Due corridoi aperti
Il ministro della Difesa russo ha inoltre affermato in una nota di aver creato le condizioni per due corridoi umanitari nel Mar Nero e nel Mare di Azov per consentire il passaggio sicuro delle navi. “La Federazione russa sta prendendo tutte le misure per assicurare la sicurezza della navigazione civile nelle acque del Mar Nero e del Mare di Azov”, si legge in una nota del dicastero. “Le mine ucraine alla deriva lungo la costa degli stati del Mar Nero” rappresentano tuttavia ancora un “pericolo per la navigazione”, sottolinea il ministero russo.
Il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha avuto questo pomeriggio un colloquio telefonico con il proprio omologo russo, Sergej Shoygu. I due hanno parlato della creazione di un corridoio per far passare il grano bloccato nei porti dell’Ucraina e farlo uscire attraverso gli stretti di Bosforo e Dardanelli controllati da Ankara.
Intanto, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è arrivato in Turchia per discutere della questione del grano bloccato nei porti ucraini. Lavrov avrà in particolare un colloquio con il suo omologo Mevlut Cavusoglu.Gli sviluppi del conflitto in Ucraina e le prossime misure di sostegno a Kiev dopo il via libera Ue al sesto pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca.
Il viaggio di Draghi a Parigi
L’agenda europea, in particolare in materia di difesa ed energia. E ancora le strette relazioni bilaterali tra Italia e Francia rese ancora piu’ “solide” dalla firma del Trattato del Quirinale. Questi i temi sul tavolo dell’incontro tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron che si vedranno in serata all’Eliseo. L’incontro, fa sapere Parigi, servirà anche “a preparare le scadenze di fine mese: il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, il vertice del G7 a Elmau in Germania e il summit della Nato a Madrid il 28 e 29 giugno.
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- 10:06
Secondo Kiev, ogni 5 minuti muore un soldato russo
Dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio, “ogni cinque minuti muore un soldato russo in Ucraina”: lo ha riferito Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale della regione di Odessa, nel Mar Nero.
Bratchuk ha aggiunto che le forze ucraine hanno attaccato le postazioni russe nel sud del Paese almeno quattro volte nelle ultime 24 ore, in un’area parzialmente controllata dai soldati inviati da Mosca: sono andate distrutte “diverse unità di equipaggiamento militare russo e depositi di munizioni”, ma ha riconosciuto che il numero totale di soldati russi morti non può essere verificato in questo momento.
Secondo le autorità ucraine, l’esercito russo sta raggruppando le sue navi nel Mar Nero, per stabilire il controllo sulla flotta dispiegata nell’area nord-occidentale. “In questo contesto, le proposte dei nostri alleati e partner di rafforzare la difesa costiera dell’Ucraina con missili anti-nave e diversi tipi di armi sembrano molto ottimistiche”, ha proseguito Bratchuk, riferendosi alle armi e agli aiuti logistici che il Paese sta ricevendo dall’estero. I russi hanno lanciato sporadici attacchi contro la città di Odessa, anche se gli obiettivi sono stati soprattutto le infrastrutture, come ponti e strade. Odessa, lo strategico porto situato nel Sud-Est ucraino, è vicino ai confini con la Moldavia e la Romania. - 10:03
Il governatore di Lugansk: nessuno si arrenderà a Severodonetsk
“Nessuno si arrenderà a Severodonetsk'”: lo ha assicurato il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, su Telegram. Haidai ha aggiunto che “a Severodonetsk si stanno verificando feroci battaglie” ma ha assicurato che i difensori ucraini “si stanno battendo per ogni centimetro della città”.
- 09:49
Crisi del grano, al via il colloquio Lavrov-Cavusoglu
Sono in corso i colloqui tra i ministri degli Esteri russo e turco Sergei Lavrov e Mevlut Cavusoglu ad Ankara. Lo riporta la stampa turca. Il principale punto all’ordine del giorno della riunione è la creazione di un corridoio sicuro da istituire per i cargo di grano nel Mar Nero. Al termine del colloquio, intorno alle 10:50 ora italiana, è prevista una conferenza stampa congiunta dei due ministri.
- 08:52
Di Maio: assistere Kiev nell’export di milioni di tonnellate di grano
Occorre “assistere l’Ucraina nell’esportazione dei milioni di tonnellate di grano e generi alimentari attualmente bloccati nei suoi silos”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in apertura del Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare, voluto dal governo italiano -in collaborazione con la Fao e le agenzie internazionali che si occupano di insicurezza alimentari- per cercare soluzioni alla crisi del grano bloccato nei silos in Ucraina, a causa dell’invasione russa.
- 08:03
Zakharova: attesi negoziati molto intensi in Turchia
Sono attesi negoziati “molto intensi” ad Ankara tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu: parola della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Ci saranno negoziati molto intensi con i colleghi turchi”, ha detto alla radio russa Sputnik. Alla vigilia della visita di Lavrov in Turchia, il ministero degli Esteri russo ha anticipato che le parti discuteranno delle prospettive di ripresa dei colloqui di pace con l’Ucraina.
- 08:02
Gli 007 Gb: Mosca allinea con la forza Kherson alla Russia
“Nella regione occupata di Kherson, la Russia sta allineando con la forza la sua amministrazione a quella della Federazione Russa introducendo il rublo russo come moneta a corso legale e assumendo insegnanti russi per introdurre il curriculum e la lingua russa nelle scuole”: lo ricorda l’intelligence militare britannica nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo in Ucraina.
- 07:50
Gli 007 Gb: la linea del fronte lunga 500 chilometri crea difficoltà per entrambi
E’ lunga oltre 500km la linea del fronte sul territorio ucraino occupato dalle truppe russe e dunque sia Russia che Ucraina hanno “difficoltà simili nel mantenere una linea difensiva e nel liberare le unità combattenti perché possano compiere operazioni offensive”. E’ la valutazione dell’intelligence militare britannica nella sua ultima rilevazione della situazione sul campo in Ucraina. “La Russia sta concentrando la sua offensiva sul settore centrale del Donbass” e dunque rimane “sulla difensiva sui suoi fianchi”. Quanto alle forze ucraine “hanno recentemente ottenuto un certo successo contrattaccando nella regione sud-occidentale di Kherson”, dove hanno anche “riconquistato un punto d’appoggio sulla sponda orientale del fiume Ingulets”.
- 07:25
Gli 007 Gb: a Severodonetsk nessuno ha guadagnato terreno
“La Russia continua a tentare assalti contro la sacca di Severdonetsk da tre direzioni, ma la difesa ucraina regge. È improbabile che una delle due parti abbia guadagnato terreno significativo nelle ultime 24 ore”. E’ la valutazione dell’intelligence militare britannica sulla situazione sul campo nella città nel Donbass da settimane assediata dalle truppe russe.
- 07:01
Fugge il rabbino capo di Mosca, non voleva sostenere la guerra
Il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldschmidt, è fuggito dalla Russia. Lo ha reso noto la nuora, la giornalista newyorkese Avital Chizhik-Goldschmidt, moglie di uno dei figli del rabbino. L’esponente religioso sarebbe stato “messo sotto pressione dalle autorità” per sostenere l’invasione russa dell’Ucraina.
Il rabbino e sua moglie Dara “si sono rifiutati” di sostenere la guerra. “Sono volati in Ungheria due settimane dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Ora – scrive la giornalista su Twitter – sono in esilio dalla comunità che hanno amato e costruito e in cui hanno cresciuto i loro figli per oltre 33 anni. Il dolore e la paura nel nostro famiglia negli ultimi mesi è al di là delle parole”. Il rabbino Goldschmidt è anche presidente della Conferenza dei rabbini europei. - 07:00
Zelensky: al lavoro per l’inverno più duro
Il presidente dell’Ucraina, Volodymir Zelensky, ha detto nel suo consueto discorso a tarda notte che il suo Paese si prepara per “l’inverno più difficile di tutti dall’indipendenza” a causa dell'”aggressione russa”. Zelensky ha incontrato funzionari governativi e rappresentanti delle più importanti società energetiche statali. Nell’incontro si è discusso l’acquisto di gas, dell’accumulo di carbone e della produzione di energia elettrica. “Indipendentemente da ciò che gli occupanti pianificano per se stessi – ha detto il presidente – dobbiamo prepararci per il prossimo inverno nel nostro paese”. Tutta la produzione di gas e carbone nazionale sarà indirizzata ai bisogni interni. Mentre l’Ucraina cercherà di aumentare la sua capacità di esportare elettricità. “Dopo la storica adesione del nostro Paese alla rete energetica unificata europea – ha rilevato Zelensky – tali esportazioni non solo ci consentono di aumentare i nostri guadagni in valuta estera, ma influenzano anche direttamente la stabilizzazione della situazione energetica nei paesi vicini, che riduce il consumo energetico della Russia”.
- 06:59
Zelensky: più 31mila militari russi morti in guerra
“Più di 31mila militari russi sono già morti in Ucraina”. Lo scrive su Telegram il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che aggiunge: “Dal 24 febbraio la Russia paga quasi 300 vite al giorno per una guerra del tutto inutile contro l’Ucraina. E comunque verrà il giorno in cui il numero delle perdite, anche per la Russia, supererà il limite consentito”