AGI – Le esercitazioni militari della Cina attorno a Taiwan trovano posto su molte delle prime pagine internazionali, a conferma delle preoccupazioni per l’escalation della tensione tra Usa e Cina dopo la visita di Nancy Pelosi a Taipei. Tra le altre notizie in risalto, la condanna della giocatrice di pallacanestro Brittney Griner in Russia per traffico di droga e la recessione della Gran Bretagna dove secondo la Bank of England la crescita sarà negativa per almeno un anno e mezzo.
WASHINGTON POST
Il destino della campionessa americana di basket Brittney Griner, condannata ieri a 9 anni in Russia per traffico di droga, “è adesso nelle mani del presidente Vladimir Putin, cui spetta la decisione finale su ogni scambio di prigionieri” con gli Usa: la vede così il Washington Post, secondo cui dopo la sentenza che ha inflitto all’atleta quasi il massimo della pena per aver portato con sé a Mosca circa un grammo di olio di hashish, l’unica via per la sua liberazione è negoziare con il Cremlino.
Il caso, perciò, “accresce la pressione sull’amministrazione Biden perché raggiunga un accordo con Mosca”. Oltre alla vicenda della cestista, sono in evidenza sulla prima pagina due titoli che riguardano l’operato discutibile delle forze di polizia, accusate di aver falsificato prove per coprire le responsabilità dei propri agenti: i casi sono quello dell’omicidio della giovane afroamericana Breonna Taylor, uccisa dagli agenti nel Kentucky durante una perquisizione della sua abitazione, e quello di Gretchen Van Winkle, che denunciò nel Vermont uno stupro ma non fu creduta e si trovò sotto accusa per aver mentito.
Per il caso Taylor sono stati incriminati quattro funzionari di polizia che avrebbero contraffatto verbali prima e dopo la morte della donna, mentre per il caso Van Winkle, i poliziotti avrebbero distrutto elementi probatori che convalidavano il racconto della vittima. Spazio anche alla condanna di Alex Jones, fondatore del giornale on line cospirazionista Infowars, che dovrà pagare 4,1 milioni di dollari ai famigliari delle vittime della strage nella scuola di Sandy Hook per aver sostenuto che non è mai avvenuta ed è stata inventata a fini di propaganda contro le armi da fuoco. La recente alluvione nel Kentucky offre, poi, lo spunto per un focus sul cambiamento climatico che ha fatto moltiplicare i disastri naturali dai costi miliardari.
NEW YORK TIMES
Le manovre aeronavali cinesi attorno a Taiwan hanno non solo il secondo di una rappresaglia dopo la visita di Nancy Pelosi, ma servono alle forze di Pechino come prova generale di “mosse più aggressive” possibili in futuro: questa l’analisi sulla prima pagina del New York Times.
“Anche se un conflitto imminente è improbabile – scrive il Nyt – le esercitazioni stanno mettendo la regione in crisi. E le tensioni potrebbero aumentare pericolosamente, soprattutto se qualcosa va storto, con i missili che atterrano vicino al Giappone visti come un messaggio che la Cina potrebbe colpire le forze statunitensi di stanza lì e come avvertimento al governo di Tokyo del costo della sua alleanza con gli americani”.
Grande risalto sul quotidiano anche alla condanna a 9 anni per droga inflitta alla cestista Brittney Griner in Russia, “una sentenza dura che tiene il suo destino intrecciato con la resa dei conti geopolitica sulla guerra in Ucraina e aumenta la già intensa pressione sul presidente Biden per ottenere il suo rilascio”. Il presidente, nota il quotidiano, “deve affrontare una scelta difficile tra restare fermo sulla sua proposta di scambiare la Griner e un altro americano, Paul N. Whelan, o addolcire l’offerta in qualche modo”. Entrambe le opzioni, “sono suscettibili di attirare critiche interne”. Tra gli altri titoli, l’incriminazione di 4 funzionari di polizia per aver falsificato le prove sulla morte dell’afroamericana Breonna Taylor, uccisa durante un perquisizione nella sua abitazione di Louisville, nel Kentucky, e il vaiolo delle scimmie che sta diventando “un’emergenza” negli Usa con l’aumento dei malati.
WALL STREET JOURNAL
Gli Usa “stanno già premendo” su Mosca per il rilascio di Brittney Griner, sottolinea il Wall Street Journal, che alla cestista condannata in Russia per droga dedica una grande foto in prima pagina. Il titolo forte è però per le imponenti esercitazioni militari che la Cina sta effettuando nelle acque di Taiwan. Le manovre aeronavali, secondo il giornale, “offrono un indizio sulla possibile strategia” di Pechino per prendere il controllo dell’isola: un blocco, piuttosto che una rischiosa invasione, per piegare Taipei alla volontà cinese.
Di fatto, spiegano gli analisti interpellati dal Wsj, la vicinanza delle esercitazioni cinese ai porti e alle vie marittime taiwanesi mostra che la Cina sta testando, e con successo, la sua capacità di sigillare l’isola con un poderoso anello navale e con il controllo assoluto dei cieli. Uno sbarramento invalicabile che, sottolinea il quotidiano, “sarebbe molto doloroso per Taiwan e per i mercati mondiali”, perché l’isola “è leader nella produzione di semiconduttori essenziali per molti settori industriali, dall’auto agli armamenti”.
Tra gli altri titoli, il nuovo aumento dei tassi deciso ieri dalla Bank of England che prevede l’inizio di una recessione nel Regno Unito entro quest’anno, e all’accordo trovato dal partito democratico con la senatrice dissidente Kyrsten Sinema, che ha accettato di votare la legge per la riduzione dell’inflazione dopo aver ottenuto la rinuncia a una minimum tax del 15% sui profitti aziendali, sostituita con un’imposta dell’1% sul buyback di azioni proprie.
FINANCIAL TIMES
La “lunga recessione” prevista in Gran Bretagna dalla Bank of England che ieri ha nuovamente aumentato di un quarto di punto i tassi, portandoli all’1,75%, è la notizia del giorno per il Financial Times. Secondo la stima della Boe, l’inflazione raggiungerà quest’anno il 13% e i cittadini britannici devono attendersi “la peggior stretta sulla loro qualità di vita degli ultimi 60 anni”, avverte il giornale.
Le prospettive dell’economia del Regno Unito, sottolinea Ft, sono peggiori di quelle degli Usa e di qualsiasi Paese dell’eurozona, e le famiglie sono di conseguenza più esposte alle conseguenze dell’aumento dei prezzi dell’energia: le aspetta una perdita del reddito del 5% in termini reali, nonostante gli aiuti varati nel maggio scorso dal governo. Non sarà un breve momento: la Boe calcola che la recessione durerà per almeno 15 mesi.
C’è però chi non se la passa così male, come evidenza l’altro titolo di prima pagina, sui profitti record del gruppo minerario Glencore, che grazie alla crescita delle vendite di carbone alimentata dalla crisi del gas, ha incassato nei primi sei mesi 19 miliardi di dollari “ed è il vero vincitore delle turbolenze sul mercato delle materie prime”.
THE TIMES
“La Gran Bretagna scivola nella crisi”, titola il Times, che all’allarme della Bank of England sulla recessione dedica interamente la sua prima pagina. La Boe, scrive il giornale, ha rilasciato “catastrofiche previsioni, cui a malapena si poteva credere un anno fa”, con un calo del Pil paragonabile a quello del 2008, e una contrazione complessiva dell’economia del 2,1%.
Il “fattore più devastante è la riduzione senza precedenti, per due anni, del reddito delle famiglie, la peggiore da quando si effettuano rilevazioni”, sottolinea il Times, con perdita dell’1,5% quest’anno e del 2,25% il prossimo, a traino di rincari delle bollette di luce e gas che costeranno fino a 4.000 sterline l’anno. “Gli effetti politici e sociali di questa spirale inflazionistica epocale devono ancora dispiegarsi”, ma è “la nuova cupa realtà alla quale dobbiamo abituarci”, avverte il giornale.
LE MONDE
Il governo ha raggiunto un accordo con la destra sulla legge finanziaria, ed è questa la notizia del giorno per Le Monde. Sono state superate le molte divergenze, e dunque Macron potrà contare su una maggioranza in Senato per fa passare il provvedimento. Uno dei punti chiave, è la conversione in salario aggiuntivo delle giornate in cui il lavoratore non ha fruito dell’orario ridotto. Tra i temi internazionali, il giornale dà più spazio all’Afghanistan che a Taiwan, presente comunque con un titolo sulle manovre militari cinesi nella fascia bassa della prima pagina.
L’uccisione a Kabul del capo di Al Qaeda Ayman Al Zawahiri con un missile lanciato da un drone della Cia contro la sua abitazione, segna, secondo Le Monde, l’inizio di “una nuova guerra americana” in Afghanistan perché mostra che “quasi un anno dopo la caotica ritirata delle truppe, Washington non ha rinunciato alla sua volontà di pesare sul futuro del Paese” e l’eliminazione di Al Zawahiri è un messaggio rivolto ai Taliban per mettere in chiaro che gli Usa, anche se sono andati via, non hanno lasciato loro campo libero.
LE FIGARO
“Una siccità storica colpisce l’intera Francia”, titola in apertura Le Figaro, che fa il punto sulla penuria delle riserve d’acqua dopo un inverno avaro di piogge e un’estate rovente: l’agricoltura è in crisi e molte amministrazioni locali sono preoccupate di non riuscire più a fornire l’acqua potabile agli abitanti. Il governo ha istituito un’unità di crisi interministeriale per seguire la crisi e adottare le misure necessarie. Il mese sono caduti in Francia solo 9,7 millimetri di pioggia contro i 70 della media, ed è stato il luglio più secco dal 1959.
Il Paese è dunque “in una situazione idrica allarmante” e già, riferisce il giornale, alcuni villaggi del sud della Francia sono quotidianamente soggetti a pesanti restrizioni, come Seillans nel Var, dove gli abitanti sono costretti a limitare il consumo di acqua a 150 o 200 litri al giorno e per persona”. Simili limitazioni, si prevede, sono destinate rapidamente ad allagarsi perché anche agosto sarà molto secco, e qualche pioggia non è attesa prima del 15.
EL PAIS
Con le sue esercitazioni militari “la Cina assedia Taiwan”, titola El Pais, che mette in apertura la notizia delle manovre a fuoco vivo e il lancio di missili che hanno attraversato i cieli dell’isola e alcuni dei quali sono caduti nelle acque giapponesi. Una “dimostrazione di forza”, che esibisce la capacità cinese di attuare “un blocco marittimo e aereo” dell’isola, come ha detto, ricorda il quotidiano, il ministero della Difesa cinese.
La crisi, rileva El Pais, segna un sostanziale arretramento rispetto al dialogo riannodato negli incontri tra Yang Jiechi, responsabile della politica estera cinese, e il consigliere americano per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, dai quali erano venuti i primi piccoli progressi, come l’attenuazione delle controversie commerciali, in attesa di conferme che ora non verranno. Sicché, secondo El Pais, “la visita di Pelosi a Taiwan mette in discussione tutti questi sforzi e minaccia di invertirne la logica, al punto da rappresentare un problema non solo per Xi Jinping o Biden, ma anche per le autorità del Minjndang, il partito di governo di Taiwan”.
In evidenza anche l’aumento dei tassi deciso dalla Bank of England e le sue previsioni nere sull’economia della Gran Bretagna, e il Covid con uno studio della prestigiosa rivista medica ‘The Lancet’, secondo cui un malato su otto presenta sintomi di lunga durata
FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
Sulla crisi energetica la Spagna si è mossa meglio della Germania, e questa volta è Berlino a “non aver fatto i compiti”: così scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung che mantiene sempre alta l’attenzione sul tema dell’energia, e che invita a “fare ammenda” sulle critiche che erano state rivolte a Madrid, cui i fatti hanno dato ragione. La Spagna, ricorda la Faz, ha infatti subito riconosciuto che il problema non era limitato al gas ma avrebbe riguardato anche l’elettricità, cosa che il governo tedesco ha negato “per gettare fumo negli occhi contro l’ulteriore uso del nucleare” e per questo si è scelta “la prospettiva sbagliata”.
Occorre dunque, secondo la Faz, “seguire il modello spagnolo” e “non è mai troppo tardi” per farlo. In evidenza la notizia, collegata, che il governo Scholz sembra intenzionato a una marcia indietro sull’aumento dell’Iva sul gas, cui si pensava come misura per incentivare i risparmi energetici scoraggiando i consumi con bollette più care. Spazio anche alle manovre militari della Cina attorno a Taiwan, che non solo allarmano Taipei, ma anche il Giappone, preoccupato per le minacce alla propria sicurezza nazionale dopo che alcuni dei missili lanciati dalle forze cinese sono caduti nelle acque territoriali giapponesi.
CHINA DAILY
Taiwan è ormai diventata per la Cina “una questione di sicurezza nazionale”, afferma il China Daily, che mantiene in primo piano le esercitazioni aeronavali delle forze armate cinese attorno all’isola all’indomani della visita della presidente della Camera americana, Nancy Pelosi. Appunto il suo viaggio, ritenuto “un appoggio de facto all’indipendenza taiwanese, se non de jure”, ha cambiato le cose per Pechino.
Perché, scrive il quotidiano in un editoriale, “se Taiwan resta una questione di riunificazione nazionale (…) la Cina continentale può permettersi una pazienza strategica e perseguire una riunificazione pacifica”, ma “se si trasformerà in una minaccia alla sicurezza nazionale e diventerà sempre più allarmante a causa delle macchinazioni statunitensi, il calcolo strategico di Pechino cambierà drasticamente” e “l’imperativo principale sarà rimuovere permanentemente Taiwan come minaccia alla sicurezza nazionale con tutti i mezzi necessari”. Nello Stretto di Taiwan quindi, avverte il quotidiano, “potrebbe divampare un conflitto militare sino-americano con conseguenze disastrose per il mondo”.
QUOTIDIANO DEL POPOLO
Taiwan resta il tema del giorno sul People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, con ampie cronache sulle esercitazioni militari cinesi attorno all’isola e un editoriale in cui si ribadisce la tesi che la responsabilità dell’escalation è interamente americana.
La visita di Nancy Pelosi a Taiwan, ignorando il quadro generale delle relazioni Cina-Usa, è stato un spettacolo disgustoso per cercare profitti politici personali” in vista delle elezioni di midterm, sostiene il giornale, e sottolinea che “questa farsa politica non può cambiare il fatto storico e giuridico che esiste una sola Cina al mondo, Taiwan è una parte inalienabile del territorio cinese e il governo della Repubblica popolare cinese è l’unico governo legale che rappresenta l’intera Cina”.
Su questo “c’è il consenso della comunità internazionale ed è una norma fondamentale che regola le relazioni internazionali”. Violandola, secondo il giornale, gli Usa “non hanno mostrato alcun senso di responsabilità come Paese importante e hanno ulteriormente danneggiato la loro credibilità”.