Non è la prima volta che il presidente Usa viene criticato dai media per aver fatto qualche dichiarazione scomoda magari fuori copione come è avvenuto nei giorni scorsi a Varsavia. Nel contesto di una guerra questa propensione agli spropositi o ad andare oltre di Biden, ha suscitato critiche da varie parti politiche come espresso dal commento di Calenda sul web.
Calenda ha criticato Biden soprattutto sul fronte della politica estera. In Afghanistan “Quella usa è stata ed è una amministrazione oggettivamente debole. Io sono un atlantista, abbiamo bisogno degli Stati uniti capaci di essere all’altezza del loro ruolo nel mondo e certe volte l’amministrazione Biden ha dimostrato di essere debole”In un tweet Calenda scrive: “Mi pare che anche i più filo atlantici (come me) debbano ammettere che il modo in cui Biden parla della Russia è pericoloso e irresponsabile. Passa da una gaffe all’altra senza soluzione di continuità da prima dell’inizio del conflitto in Ucraina“:
In occasione della sua missione, il presidente Usa, riguardo il leader del Cremlino, lo ha definito un macellaio ed ha sottolineato “Putin è un dittatore, non può restare al potere”. Immediate ieri le reazioni del Cremlino. Alla definizione “macellaio”, Mosca ha reagito subito, avvertendo che “i margini delle trattative” in questo modo “si restringono”. E al fatto che Putin non debba restare alla guida della Russia, la risposta è stata che “non spetta certo a Biden decidere chi debba governare al Cremlino”.
Tali parole hanno creato imbarazzo anche a Washington. Nella stessa serata, La Casa Bianca, ha rilasciato una nota con la quale ha rimarcato che Biden “non invocava un cambio di regime a Mosca”. Una ‘rettifica’ che però non ha placato la rabbia di Mosca.
Il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato a Tg2Post dal direttore Gennaro Sangiuliano sui temi della politica estera e dell’economia ha dichiarato:
“Se dovessi scegliere tra Biden e Reagan? A oggi per come sta lavorando Biden, seglierei Reagan.
Il presidente Reagan ha vinto la guerra fredda, non è una roba da poco.
Poi sulla politica finanziaria qualche dubbio l’avrei”.
Gaetana Di Lorenzo
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