AGI – A metterle tutte insieme è qualcosa che fa strabuzzare gli occhi per dimensioni e per frequenza. Le multe indirizzate ad Alphabet, la controllata di Google, si fa fatica a contarle, quasi come i risarcimenti che la compagnia di Mountain View è tenuta a corrispondere.
Appena mercoledì il Tribunale Ue ha sostanzialmente confermato la decisione con la quale la Commissione ha stabilito (la multa è stata comminata nel 2018, ammontava a 4,34 miliardi di euro e si riferiva a fatti del 2015) che Google ha imposto restrizioni illegali ai produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili per consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca. Risultato? Una multa da 4,125 miliardi di euro: la più grande mai inflitta da un’autorità europea della concorrenza.
Le autorità di regolamentazione antitrust di Bruxelles, guidate da Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile della politica digitale e della concorrenza, hanno altre indagini in corso contro Amazon, Apple, e Meta. E quest’anno, l’UE ha approvato nuove leggi relative alla concorrenza e alla moderazione dei contenuti Internet che conferiscono alle autorità di regolamentazione ancora più potere per prendere di mira l’industria tecnologica.
Mentre Google non si è ancora espressa sulla possibilità di impugnare la sentenza presso la Corte di Giustizia Europea, i guai non sembrano finiti qui. Nelle prossime settimane è emerso che verranno accese due cause, in Olanda e in Inghilterra, questa volta al centro c’è la pubblicità online. Si parla di un potenziale risarcimento danni da 25 miliardi. Un’enormità.
La società parla di una causa “speculativa e opportunistica. Quando riceveremo la denuncia la combatteremo vigorosamente”. Vedremo.
Resta il fatto che l’Europa si sta confermando un terreno accidentato per la Big Tech, tra privacy, normativa antitrust e GDPR (e sta per arrivare la stretta del Digital Act). Già, ma quanto accidentato? Solo la commissione per la concorrenza dell’UE ha inflitto a Google sanzioni antitrust per un totale di 8,25 miliardi di euro, ma c’è anche altro.
2021 – Antitrust: 220 milioni di multa per abuso di posizione dominante
L’Antitrust francese ha multato Google per 220 milioni di euro per abuso di posizione dominante. L’Autority aveva scoperto che il colosso Usa aveva abusato della sua posizione nell’immissione di annunci online. In quell’occasione Google aveva promesso di impegnarsi per rendere più facile l’utilizzo dei propri strumenti anche ai suoi concorrenti, per i prossimi tre anni.
2019 – 1,49 miliardi per Adsense (Antitrust UE) e 965 milioni al fisco francese
Comminata a Google dalla Commissione europea una multa di 1,49 miliardi di euro. Nel mirino ancora il servizio AdSense e l’abuso di posizione dominante. Secondo l’UE l’azienda imponeva clausole restrittive nei contratti con siti di parti terze, che hanno impedito ai rivali di offrire le loro pubblicità sugli stessi siti. La decisione non è stata accompagnata da ordini specifici di cambiare le pratiche della società. L’Ue ebbe a dichiarare che Google aveva interrotto questo tipo di condotta anticoncorrenziale dopo le multe imposte 3 anni prima. Sempre nel 2019 Google ha accettato di pagare alla Francia quasi un miliardo di euro per chiudere due controversie con il fisco locale. La somma di 965 milioni è divisa in due capitoli: 500 per chiudere un’inchiesta per presunta frode fiscale e altri 465 per tasse arretrate.
2017 – Antitrust UE: 2,42 miliardi di euro per Google Shopping
L’Antitrust europea ha inflitto a Google una multa di 2,4 miliardi di euro con l’accusa di aver avvantaggiato il proprio sistema di ricerca a scapito di altre piattaforme per lo shopping online. Il colosso tecnologico, tramite il servizio Google Shopping, avrebbe abusato della sua posizione dominante non dando adeguato spazio alla concorrenza nei risultati di ricerca. A fine 2021 la Corte di giustizia dell’Unione europea aveva respinto il ricorso di Google contro la decisione dell’Antitrust europeo
2014 – Italia: 1 milione per Street View
Nel 2014 Google ha dovuto pagare una multa da un milione di euro per Street View per fatti risalenti al 2010. Secondo il Garante della privacy le auto del colosso di Mountain View percorrevano le strade italiane senza essere perfettamente riconoscibili e non consentendo, in tal modo, alle persone presenti nei luoghi percorsi dalle “Google Cars” di decidere se sottrarsi o meno alla “cattura” delle immagini.
2013 – Spagna: 900 mila euro per violazione della privacy
Nel 2013 la Spagna ha multato Google con 900mila euro per violazione della privacy.