AGI – Il mercato delle criptovalute nelle ultime ore registra pochissimi movimenti. Dopo il crack di Ftx, la piattaforma di scambio che ha lasciato un buco da 10 miliardi di dollari con quasi 1 milione di investitori privati dei loro capitali, gli utenti si tengono a distanza dalle valute digitali.
Scrive l’Economist nell’editoriale della storia di copertina di questa settimana che la “caduta in disgrazia” delle criptovalute “è stata dura e veloce”. Solo due settimane fa Sam Bankman-Fried, il titolare di Ftx, gestiva una piattaforma valutata 32 miliardi di dollari, mentre oggi non è rimasto altro che 1 milione di creditori furiosi.
“L’implosione ad alta velocità di Ftx – rileva l’Economist – ha inferto un colpo catastrofico a un’industria con una storia di fallimenti e scandali”. Al momento la criptovaluta più solida, Bitcoin, è tornata sopra i 16mila dollari, mentre Ethereum viaggia poco sopra i mille.
Un’anno fa la prima valeva oltre 55mila dollari, la seconda più di 4mila. Scrivono diversi analisti di mercato che un anno fa, nel novembre 2021, nella fase di maggiore rialzo delle criptovalute, la capitalizzazione di migliaia di token e monete virtuali aveva toccato in totale i 3.000 miliardi di dollari a livello globale. Oggi il valore del settore è crollato a 850 miliardi, cedendo quasi il 70%.
Molte crypto si sono rivelate truffe o nel migliore dei casi de contenitori tra loro connessi da reciproci scambi usando i capitali versati dai clienti. Un sistema che, con il collasso di un operatore importante, ha portato al contagio di tutto il comparto.
“A maggio abbiamo assistito al collasso della ‘moneta algoritmica’ Terra/Luna, pochi giorni fa, a quello della piattaforma Ftx. Molte cripto-valute, il cui valore era enormemente cresciuto, lo hanno visto precipitare. La grande volatilità delle quotazioni le rende evidentemente inadatte all’uso come mezzo di pagamento, hanno svolto finora solo una funzione speculativa”, ha avvertito nei giorni scorsi il direttore generale di Bankitalia Federico Signorini.
Mentre John Ray, nuovo amministratore delegato di Ftx, ha ammessso: “Nella mia carriera non ho mai visto un fallimento così completo della supervisione aziendale e una mancanza così evidente di informazioni finanziarie affidabili come quella che si è verificata”.
Poi ha sottolineato: “Questa situazione è senza precedenti. Dalla compromissione dell’integrità dei sistemi e dall’imperfetto controllo normativo all’estero alla concentrazione del controllo nelle mani di un gruppo molto ristretto di individui inesperti, grezzi e potenzialmente corrotti“.