Il cenone della Vigilia, l’albero decorato, lo scambio dei regali: sono solo alcune delle tradizioni più conosciute del Natale. Ma in tanti Paesi del mondo la festività viene celebrata con riti e usanze diverse, che potremmo definire alquanto “strambe”.
In Austria e Germania, dove si celebra il giorno di San Nicola nella prima settimana di dicembre, il Natale arriva con un tocco spettrale. In questi Paesi si viene organizzata il 5 o il 6 dicembre la “Krampuslauf”, una sfilata annuale in cui i partecipanti si travestono da Krampus, esseri per metà capra e metà demone, che si divertono a terrorizzare i passanti. Questo piccolo demonio, secondo la tradizione, accompagna la figura religiosa e folkloristica della reincarnazione del Santo nel suo viaggio mentre consegna i regali ai bimbi.
Nella piazza principale di Oaxaca, in Messico, il 23 dicembre di ogni anno si tiene il concorso “Notte dei ravanelli”, durante il quale gli artisti portano i loro ravanelli giganti intagliati per esporli e mostrarli al pubblico. In questa occasione vengono esplosi i fuochi d’artificio e si suona dal vivo. L’atmosfera è quella di una grande festa con turisti e persone del luogo in fila per osservare le opere.
Nella città svedese di Gavle invece si svolge uno spettacolo natalizio annuale che vede protagonista un’enorme capra di paglia fatta a mano. Anna-Karin Niemann, portavoce del comitato, ha dichiarato: “Quest’anno ci sono volute oltre mille ore per costruirla”. Nonostante in Svezia sia un crimine bruciarla o distruggerla, la capra di Gavle è stata oggetto di numerosi incendi dolosi da quando è stata costruita per la prima volta nel 1966.
Nelle Filippine sono tipiche le lanterne a forma di stella chiamate ‘parol’, uno dei più importanti elementi decorativi delle abitazioni. In origine i parol erano usati per illuminare la strada durante la tradizione di Simbang Gabi, un periodo di nove giorni di messe prima dell’alba, tenute dal 16 al 24 dicembre (come la messa di mezzanotte della vigilia di Natale) chiamata Misa de Gallo. I parol sono il simbolo della vittoria della luce sulle tenebre.
Ma anche la classica tradizione della lettera a Babbo Natale si declina in modo particolare nel mondo: ad esempio negli Stati Uniti, il servizio postale nazionale gestisce un programma annuale chiamato “Operazione Babbo Natale” in cui i bambini e le famiglie bisognose possono scrivere letterine anonime a Babbo Natale esprimendo i loro desideri. Tali lettere vengono poi prese in carico da persone in tutto il Paese, che acquistano e poi spediscono i regali richiesti alle famiglie. Curioso è anche il servizio postale del Regno Unito (Royal Mail) che fornisce risposte personalizzate ai bambini che scrivono a Babbo Natale.
Erica Lucia Noli