Il problema merita l’apertura del sito dell’Ansa. Si discute l’opportunità di arrivare al trasferimento degli orsi che hanno da qualche anno ripopolato il Trentino. IL piano è fa parte dei provvedimenti sotto esame nel Ministero dell’Ambiente. Coinvolta, certamente, anche la Provincia autonoma di Trento. Non poteva mancare l’interpellanza il cui parere è necessario ma non vincolante.
La questione fa discutere il paese dei facili rancori e degli altrettanti regalati afflati solidaristici. Anche se non si tratta di una categoria sociale svantaggiata, bensì di orsi, mai viene meno l’italico spirito solidaristico.
Il tutto però sullo sfondo di un evento veramente tragico che tutti conoscono: l’aggressione a Caldes dell’orso al runner Andrea Papi.
L’area era stata ripopolata degli animali che erano stati considerati in via d’estinzione. Ora il loro ripopolamento ha trovato esiti migliori delle più ottimistiche aspettative. Esce improvvisamente un’emergenza, quella di regolare l’eccessiva presenza dell’animale selvatico che rende sconsigliabili passeggiate nei boschi e doveroso portare con sé armi vere e proprie di difesa. La mediazione tra l’abbattimento e la tesi per cui “l’orso fa l’orso” consisterebbe quindi nel trasferimento degli animali così che il Trento abbia un numero sostenibile di esemplari.
Oltre al ministero e alla Provincia di Trento nella discussione sul da fare non potevano mancare i grandi portatori di idee. Flavio Tosi punta l’attenzione sul ritardo a cui si è arrivati alla presa in esame di un problema evidentemente già avvertito. “Serviva la tragedia del povero runner per scoperchiare il vaso di Pandora? – ha chiesto ironicamente il deputato di Forza Italia – Uomo e orso non possono convivere e lo stesso vale per l’uomo con il lupo e i grandi predatori”. Sempre l’ex sindaco di Verona non vede nell’abbattimento degli animali una soluzione: “Spostare gli orsi in territori non antropizzati, ha ragione lo scrittore ed esperto di montagna Paolo Cognetti”. E tra esperti montanari non poteva che rispuntare Reodolf Messner. “La convivenza con lupi e orsi- ha detto l’alpinista – su un territorio antropizzato e di piccole dimensioni com’è il nostro, non è più sostenibile. Soprattutto in considerazione del numero degli esemplari”.
Ma il dibattito divampato sui Social ha coinvolto tutti: attori, opinionisti consumati. Ciascuno a prendere le proprie contumelie come i tanti like. A divampare l’incendio verbale l’esplicita richiesta della fidanzata del povero Andrea Papi che chiedeva l’abbattimento dell’orso. Su Radio 3 è intervenuto anche Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento. Ha infatti detto che dall’esito dell’esame del dna si individuerà l’orso, che una volta identificato, verrà abbattuto. Tra i polemici su Twitter anche Alessandro Gassman che con gioco di immagini ha detto di preferire l’orso come cattivo incontro piuttosto che Fugatti.
Che paese è il nostro che discute così anche su una disgrazia?