AGI – A due giorni dalle consultazioni politiche per il rinnovo delle Corti Generali l’incantevole regione di Aragona, nella Spagna nord orientale, finisce sotto i riflettori. E non a caso. è qui infatti che dal 1977, anno delle prime elezioni democratiche post franchiste, alle ultime politiche del 2019, “si è sempre deciso il partito vincente”. A ricordarcelo è un editoriale dell’edizione europea di Politico evidenziando la somiglianza della regione, “luogo che meglio rappresenta la ‘Spagna di mezzo'”, con l’Ohio, stato-simbolo del midwest americano, notoriamente decisivo per l’elezione del presidente.
“Microcosmo geografico e demografico del Paese, scrive Politico, la sua capacità di riflettere i movimenti elettorali nazionali le ha fatto guadagnare il soprannome di “Ohio della Spagna”. E come l’Ohio, infatti, anche l’Aragona è a modo suo una regione altalenante, ovvero la “swing region” da monitorare regolarmente per capire la ‘pancia’ del Paese.
Se l’Aragona sarà ancora la cartina di tornasole della politica spagnola lo si saprà già domenica sera, alla chiusura delle urne. Intanto, pero’, i riflettori restano puntati sulla regione e sulle sue tre province (Saragozza, il capoluogo, quella più importante) controllate dal Partito Popolare (Pp) di Alberto Nùnez Feijo’o che, dopo aver vinto a maggio scorso le elezioni locali e aver formato il suo governo regionale, si appresta a rafforzarsi ulteriormente il 23 luglio, lasciando indietro il Partito Socialista del Premier Pedro Sànchez.
“Chiunque vinca in Aragona vince alle elezioni generali, il che ci dice che Feijo’o diventerà primo ministro”, ha detto il candidato principale del Pp al congresso di Saragozza, Pedro Navarro, senza nulla concedere alla scaramanzia. In questa regione, peraltro, nelle scorse municipali si è assistito a uno spostamento dei voti verso la destra estrema di Vox che, proprio a Saragozza, ha ottenuto più consiglieri (19 su 31) che in qualsiasi altro momento dal ritorno alla democrazia. Un motivo in più per non smettere, in questi ultimi cinque giorni di serrata campagna elettorale, di tastare il polso all’Aragona.