Oggi entra in vigore l’obbligo per i distributori di carburanti di esporre un cartello con il prezzo medio, nel tentativo di contrastare i rincari. La misura, definita nelle scorse settimane con i decreti attuativi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, arriva in un momento critico, caratterizzato da un nuovo aumento dei prezzi alla pompa, con alcuni distributori autostradali che raggiungono fino a 2,5 euro al litro per il servito. Il prezzo medio sarà calcolato ogni mattina sulla base delle comunicazioni dei gestori e dovrà essere esposto entro le 9:30.
Le associazioni di categoria, tuttavia, esprimono scetticismo sull’efficacia della misura, temendo che possa portare a un rialzo generale dei prezzi invece di contenerli. Il ministro Adolfo Urso, responsabile del Mimit, ha spiegato che i consumatori potranno verificare i prezzi e decidere dove fare rifornimento, oltre a segnalare eventuali irregolarità al ministero o alla Guardia di Finanza. Urso ha definito questa operazione un ulteriore passo verso la trasparenza, sperando che possa aiutare a contenere il costo di benzina e gasolio.
Il ministro ha inoltre notato che, nell’ultima settimana, il prezzo medio dei carburanti è aumentato di 4 centesimi, attribuendo l’aumento alle fluttuazioni internazionali delle quotazioni energetiche. Tuttavia, ha escluso la possibilità di un nuovo taglio delle accise, spiegando che le risorse pubbliche devono essere impiegate solo in situazioni di reale emergenza, come era avvenuto in precedenza con il governo Draghi, quando il taglio delle accise era stato introdotto per far fronte all’impennata dei prezzi energetici causata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Anche le associazioni di settore, come Figisc e Faib-Confesercenti, criticano la misura del cartello del prezzo medio, definendola fuorviante e potenzialmente dannosa. Secondo i presidenti delle due associazioni, il rischio è che i prezzi si allineino verso l’alto, piuttosto che scendere. Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica, ha sottolineato che i gestori non hanno il controllo sui prezzi, che sono imposti dai titolari degli impianti, e ha ricordato come in passato i gestori abbiano denunciato condizioni economiche ingiuste.
Nel frattempo, oggi pomeriggio, il ministero delle Imprese, in collaborazione con il Mase, presenterà alle associazioni di categoria un progetto per la riorganizzazione della rete di distributori di carburanti.
F.B.