Messa al Parque Tejo. La fine della Giornata Mondiale dei Giovani si programma per il nuovo appuntamento, oltre quelli precedentemente fissati come il Giubileo. L’invito non si è lasciato attendere. Bisogna marcare la propria presenza nei luoghi dove il cristianesimo è in maggiore sofferenza.
Ad abbracciarlo ci sono un milione e mezzo di persone. Al termine della Messa il Papa ha consegnato le croci della Giornata Mondiale della Gioventù ad alcuni rappresentanti dei giovani dei cinque continenti. Ed è qui che arriva l’annuncio di luogo e data del prossimo incontro mondiale dedicato ai giovani.
La Santa Messa finale nella celebrazione della Giornata Mondiale dei Giovani è il momento più solenne. Le agenzie riportano che molti dei giovani partecipanti sono hanno trascorso la notte a Parco Tejo, il Campo di Grazia, per attendere il Papa.
Prendendo spunto dalla lettera tramandata nella Trasfigurazione che oggi si celebra, Bergoglio prova a chiedere ai giovani: “cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana?”, Fa una domanda e si dà una risposta: Brillare, ascoltare, non temere. E spiega perché
Il senso di brillare è tutto interno alla Trasfigurazione. “Gesù fa brillare i nostri occhi, illumina il nostro sguardo” così come ha fatto davanti Pietro, Giacomo e Giovanni.
Ascoltare. “Tutto il segreto è questo: ascoltare cosa Gesù vi dice, prendete il Vangelo e ascoltate, Lui ha parole di vita eterna”.
Non temere. “a voi giovani che volete cambiare il mondo e volete lottare per la pace, a voi giovani che ci mettete impegno e fantasia, a voi giovani di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno, a voi giovani che siete il presente e il futuro, proprio a voi giovani Gesù dice non temete, non abbiate paura”.