Potremo asseverarlo menzionando una figura tipica dei nostri comportamenti verbali. Come il gatto di Schrödinger (si tratta del paradosso della fisica quantistica applicata a grandi entità dove in sconvolgimenti sub atomici in un sistema dato -una scatola col gatto dentro – ci potremmo avere in contemporanea il gatto vivo e il gatto morto).
Giorgia Meloni ha avuto il torto di menzionare una frase tipica degli economisti. Incautamente è stata riferita dalla presidente del Consiglio: “il gatto morto rimbalza”. Ha suscitato la levata di scudi da parte di trovati puristi dell’espressione verbale che ritengono l’espressione come un incentivo alla violenza sugli animali.
( Si potrebbe obiettare che la linea di non nominare certi fattori non significa l’eliminazione del problema. Non parlare del gatto morto non significa che i gatti non muoiano o non esistano brutte persone che li uccidono per diletto ).
L’asserzione ” il gatto morto rimbalza ” detto nel gergo economicista indica l’effetto di inerzia dell’economia in conseguenza a una banale immissione di risorse. Questo per dire che con l’ingresso di liquidità non si risolvono i problemi di un’economia. L’effetto del rimbalzo dopo la misura sbagliata di dare soldi a un sistema malato sta invece a indicare la mancanza di elasticità e di crescita propria.
L’espressione della Meloni non è della Meloni. Lei cita semplicemente un detto gergale che gira in ambienti della finanza.
L’ingenuità di Giorgia Meloni sta nel riferire espressioni da bar, pur di alto livello di frequentazioni.
Si tratta di una gaffe che dà testimonianza delle origini modeste della premier, sia intellettualmente che socialmente. L’idea di prendere in prestito un’espressione fa sentire l ‘ex ragazza della Garbatella come una di loro: gli ambienti snob e spudorati dove certe frasi forti si possono dire per rendere bene l’idea.
Ma non lo è. E non lo sarà mai.
Il suo stile sanguigno e verace, come prendere a pacche sulle spalle un importante rappresentante in sede di Unione Europea, la mostra nella sua verità vera: quella di una ragazza del popolo. Ed è questo che gli alti profili emersi dai salotti buoni non le perdonano.
Però ci sono sempre le sorprese. Chissà invece se l’espressione – portata in auge sui mezzi di comunicazione – diventi un modo di dire. Una legge di fisica per l’espressione verbale: una frase fuori luogo detta snobisticamente, buona in un contesto di alto rango, diventa invece una frase sconveniente per il mondo. Come per “il gatto di Schrodinger”, dove lo stesso gatto è morto e vivo perché soggetto agli urti quantistici: la stessa frase sul gatto è buona e cattiva a seconda dei contesti in cui viene detta.
E per dare il senso di questa diversa modalità del dire, si dica: “come il gatto della Meloni”.