il 7 gennaio, alla veneranda età di novantatré anni, si è spento Ovidio Marras. Il pastore sardo è balzato all’attenzione delle inchieste televisive per essersi opposto alla vendita, ma soprattutto anche alle pressioni per vendere, la terra di sua proprietà. I potenziali acquirenti erano un’impresa interessata a realizzare un resort a ridosso del mare a poca distanza da Cagliari.
Ovidio non ha ceduto e si è opposto anche all’elargizione di danaro ben oltre il valore catastale della terra. “I soldi se ne vanno la terra resta” – aveva detto in un reportage televisivo.
La sua è una storia dei nostri tempi. Un poco crepuscolare ma serve a ricordare che esiste ancora il termine di diritto con la quale un soggetto senza alcun potere e senza amicizie influenti può superare i grandi interessi speculativi.
L’area è quella di Capo Malfatano. Marras in quelle terre vicino a Tuerredda si era guadagnato da vivere allevando e pascolando pecore. I terreni erano quelli ereditati dalla famiglia. E proprio sul legame ancestrale aveva resistito ad offerte molto vantaggiose.
La resistenza era continuata anche nei tribunali. Si era opposto alla deviazione di una strada pertinente al suo terreno. Con lui anche Italia Nostra e le associazioni ambientaliste che lottano contro la cementificazione della Sardegna. Il piano fu quindi bloccato, anche se, in definitiva, il pastore non poteva dedicarsi direttamente alle attività di una vita per ripiegare in paese.
Era stato però riconosciuto l’interesse legittimo per la collettività, oltre che per il diritto di proprietà puro e semplice, di poter gestire l’area al di fuori degli interessi degli immobiliaristi.
Difficile capire ora cosa succederà di quell’area della Sardegna assai ghiotta per chi vorrebbe realizzare un bel centro residenziale per le vacanze di persone agiate. La storia di Ovidio Marras dovrà essere comunque ricordata e menzionata come esempio di chi non si piega all’ineluttabile volontà di portatori di grandi interessi. L’interesse del singolo, essendo portatore di un diritto soggettivo, deve fronteggiare e può vincere i grandi interessi.