Era il 1971 quando il coraggioso film con Alberto Sordi, Detenuto in Attesa di Giudizio, toccava la coscienza degli italiani mettendoli al corrente di questo istituto di pena che contrastava con le elementari regole delle garanzie democratiche da applicare anche nell’amministrazione della giustizia.
La prescrizione concettualmente nasce per difendere il concetto dell’innocenza dell’imputato fino a prova contraria. Tanto che la magistratura in attesa di trovare le prove che ne attestino la colpevolezza non può trattenere nelle patrie galere un soggetto sul quale si sta ancora cercando i livelli di responsabilità da fatti penalmente rilevanti.
Non si può rimanere in galera in attesa che la magistratura faccia il suo corso. Anche il tempismo col quale si deve muovere l’azione inquirente fa parte degli standard di efficienza di un sistema, quello della giustizia.
Ora che i termini della prescrizione sono approvati la difficoltà sarà quella di renderla uno strumento razionale all’interno di altre riforme, leggi e leggine. Già Berlusconi aveva riformato l’istituto tra mille polemiche poi ci fu la riforma Cirielli dalla quale si dissociò il suo stesso propugnatore, tanto che è chiamata ex Cirielli. Ma eravamo nella fase delle leggi ad personam.
La legislazione nel suo continuo modificarsi, ripensarsi, emendarsi, aveva reso i tempi della prescrizione pari a quella di un ordine giudiziario da Santa Inquisizione: si potevano arrivare a quaranta anni in attesa di giudizio. Orlando col centrosinistra prima, poi il pentastellato Bonafede aveva procrastinato oltremodo i tempi di trattenimento nelle patrie galere in attesa di giudizio. Il secondo però la limita al primo grado. Cartabia ha cercato una soluzione di mediazione con l’improcedibilità dell’appello e rapportare i tempi di trattenimento sulla base della gravità del reato. Ma è una soluzione che non risolveva, piuttosto complicava.
Sull’argomento hanno scritto tutti i giuristi, l’Unione delle camere penali, quindi l’impegno del governo Draghi e poi l’approvazione di oggi alla Camera per rimuoverla.