BOLOGNA – “A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite questa mattina di Ping Pong su Radio1. E ha chiesto a Israele di “evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese”.
“NON CREDO SIA UN GENOCIDIO, MA TROPPE VITTIME”
“Non credo che ci sia genocidio, certo Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili– ha detto ancora Tajani-. Bisogna puntare alla liberazione degli ostaggi e far sì che cessi la violenza degli attacchi israeliani”. Con quest’ultima frase il ministro ha risposto a una domanda sulle polemiche legate al festival di Sanremo e al messaggio portato sul palco dal cantante Ghali, che ha provocato un intervento irritato dell’mkabasciatore di Israele.
“Stop al genocidio“, ha detto Ghali sabato sera al termine dell’esibizione: la sua canzone, “Casa mia”, che contiene riferimenti alla guerra in Medio Oriente (si chiede ad esempio “ma come fate a dire che è tutto normale” se “bombardate un ospedale”). Ghali è poi tornato sul tema domenica, ospite a Domenica In da Mara Venier: gli è stata fatta una domanda, infatti, citando l’irritazione dell’ambasciatore di Israele, secondo cui il palco di Sanremo non andava usato per questo. “E per cosa dovevo usarlo quel palco? Sono un musicista, prima di essere salito su quel palco, e dico queste cose da anni. Ne ho sempre parlato”. Secondo Tajani, la polemica sorta a Sanremo va considerata chiusa dopo l’intevento di Mara Venier che avrebbe “riportato l’equilibrio”.
Andrea Calandra