C’è un vuoto vuoto che trova sempre una materia nel suo contendere. Si dà risposta così a un vuoto teologico per cui qualsiasi figura del Dio creatore non riesce a rispondere alla domanda su ciò che è increato, spazio, pura in-essenza. Ebbene, esiste comunque. Solo che è composto di particelle impercettibili.
Si risponde anche al dilemma esistenziale tra essere e nulla per cui nel Novecento si propendeva per questo ultimo. Nella liceità della propensione, il nulla fisico non sarebbe mai tale ma un pieno di particelle.
Sarebbe stato interessante ascoltare la risposta da parte dello scopritore della particella in grado di dare materia in ogni luogo dello spazio. Purtroppo è trapassato. E sicuramente farebbe una lezione sul suo passaggio consistente essenzialmente in uno scambio di materia. Il 9 aprile all’età di novantaquattro anni è morto Peter Higgs, fisico che nel 1964 teorizzò l’esistenza reale di questa particella dell’infinitamente piccolo chiamata bosone. Dovette aspettare il 2012 per trovare conferma e ciò gli valse il Nobel per la Fisica.
A dare, più che conferma bensì attestazione all’esistenza reale di quell’elemento ipotizzato, fu l’acceleratore Lhc del Cern di Ginevra. Ed è proprio per verificare in rilevazione concreta l’ipotesi accreditata del bosone di Higgs che il Cern costruì a Ginevra l’apposito acceleratore di particelle dalla lunghezza di ventisette chilometri. Si trattò di un tunnel sotterraneo per far scontrare i protoni. La velocità si approssimava a quella della luce. In queste condizioni dallo scontro nascevano altre particelle. Con l’energia prodotta si determinano i cosiddetti bosoni di Higgs. Così da ipotesi accreditata si poté parlare di autentica scoperta.
E c’è da chiedersi come facesse prima la Fisica a giustificare, nella fisica delle particelle, la sussistenza del vuoto. Una scoperta che ha dato una prova sperimentale del meccanismo che dà origine alla massa, colmando un vuoto nella fisica delle particelle. Con bosone si intende la particella subatomica. Ne aveva trattato anche Einstein e Bose da cui prende il nome. Altro suo tratto consiste nell’avere uno spin intero. Con spin si intende – in meccanica quantistica – la rotazione. Si tratta di una grandezza che serve a definire lo stato quantico.
Il cosiddetto bosone di Higgs ha il merito teorico di dare espressione alla massa alle particelle elementari.
Il bosone di Higgs è un bosone scalare, elementare e massivo associato al campo di Higgs, che svolge un ruolo fondamentale nel Modello standard conferendo la massa alle particelle elementari tramite il fenomeno della rottura spontanea di simmetria. Inoltre il bosone di Higgs garantisce la coerenza della teoria, che senza di esso portava a un valore di probabilità maggiore di uno per alcuni processi fisici.
Il bosone di Higgs è il quanto di uno dei componenti di un campo scalare complesso che è il campo di Higgs. Come bosone scalare ha spin zero, è la sua stessa antiparticella ed è pari sotto un’operazione di simmetria CP.