È una scelta tutta di mercato quella che avrebbe portato la multinazionale farmaceutica anglosvedese al ritiro del vaccino contro il Covid. “Eccedenza di vaccini aggiornati disponibili” – le ragioni addotte. Quindi merceologicamente fuori mercato. Lo si annuncia su The Guardian.
Ma fuori mercato anche per un’altra ragione. che prendono di mira nuove varianti del virus. Lo riportano alcuni media internazionali fra cui il The Guardian. L’ annuncio segue con l’affermazione di orgoglio aziendale: “i nostri sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente considerati come una componente fondamentale per porre fine alla pandemia globale”.
Ma sempre The Guardian riporta anche qualche rischio collaterale, pur raro. Pari a tre persone su centomila vaccinate si rischia la trombosi con trombocitopenia. La multinazionale aveva ammesso su casi specifici attestati a Londra che quel vaccino poteva essere causa efficiente di trombosi – che pur sempre da considerare come una conseguenza rara. Nondimeno i ricorsi avrebbero portato a risarcimenti molto pesanti. Ne era nata una class action formata da dodici famiglie delle cinquantuno danneggiate. Di qui, la rinuncia alla produzione. Ed è forse questa la ragione vera.
Daily Telegraph riporta la versione per cui si è deciso per il male minore. Il problema infatti consisteva nell’affidare a una difesa legale in cui il ‘giuridichese’ avrebbe prevalso su ragioni etiche. L’unico modo per fronteggiare quei ricorsi, infatti, consisteva nella possibilità di affidarsi a piccoli-grandi codicilli di legge e veder naufragare quindi la volontà di giustizia risarcitoria.
Ritirarsi dal mercato deve essere apparso il modo più convincente per non farsi travolgere da un contro mercato di una minoranza che si fa massa critica. Non il richiamo alla cospirazione, né “anti-scienza”, bensì auto-evidente, determinata, conseguenza da quanto appariva chiaro ed evidente dalle sperimentazioni sul campo.
E non conta la risposta per cui: se si dovesse escludere ogni possibile dubbio di danno collaterale nessun farmaco potrebbe essere prodotto. Neanche che: i vantaggi sociali del farmaco superano di gran lunga i demeriti in poche applicazioni. Sul piano del diritto, il fatto che sia stato lesivo per uno costituisce un dato incriminante senza attenuanti.
Perché il diritto è pensato e scritto in relazione alla difesa dell’individuo non della sua configurazione in quanto rappresentante della società. Sono queste raffigurazioni buone per la politologia non per il diritto. Né tantomeno per l’esistenza: “se ha fatto bene a molti ma ha ucciso me poco conta. In assoluto”.