Manca ancora una causa ufficiale dell’incidente per cui il presidente iraniano Raisi è morto. Di qui si scatenano i sillogismi impropri sulle possibili cause della sua morte.
Primo sillogismo induttivo: – Raisi ha dato un grande contributo al rafforzamento dei rapporti tra Iran e India – Raisi ha posto fine agli sforzi per costruire legami commerciali con l’Occidente e si è concentrato sullo sviluppo dei rapporti con Cina e Russia. Conclusioni: …
Secondo sillogismo induttivo: – L’elicottero Bell 212 è di fabbricazione americana – Il settore aereo iraniano è considerato tra i meno sicuri del mondo quindi l’Iran è sottoposto a sanzioni per cui ci sono enormi difficoltà a reperire le parti di ricambio: …
Le deduzioni sono date al lettore e sicuramente gli oscuri protagonisti dei complotti svelati in rete si scateneranno. Oppure no perché la rete di premesse con l’unica connessione possibile a una riposta ventilata ma non data nessuno osa proferirla.
Nel bel mezzo c’è l’evidenza di fatti mortali che attanagliano le esistenze e che dettano le scansioni dell’agenda internazionale. Un ritorno al Medio Evo almeno un abbassamento dei livelli di gestione della crisi con la morte che diventa determinante degli accadimenti nella sfera dei grandi livelli di decisione.
Se ci saranno dei posteri studieranno questa parte di Storia come sicuro ritorno all’antico e come sconfessione degli ideali per cui nel secondo dopoguerra le due potenze si erano divise il mondo con la formale promessa di non nuocersi l’una all’altra.
A complicare le vicende di oggi c’è la crisi di quelle due potenze e la mancanza di un nuovo quadro di riferimento internazionale per cui le soggettività nazionali e periferiche hanno pieno diritto di smarcarsi per trovarsi indebitamente nei guai per il nuovo improbabile sistema di rapporti stabilito.
La lezione per cui nel globalismo nessuno si può sentire totalmente indipendente dal resto del mondo e nel porsi in nuovi rapporti deve dichiararsi perché ogni nuova relazione ha sempre una rispondenza generale, dà di contro la reazione degli altri. Se non possono interagire direttamente possono trovare modo e maniera per farlo.
Le crisi che affiorano rimandano tutte all’esigenza di una parlamentarizzazione delle scelte che di volta in volta gli stati-nazione svolgono a loro giusto vantaggio.
Ma tutto questo non risolverebbe il problema degli incidenti aerei e della loro interpretazione.