Centosettantadue sì, novantanove no, un astenuto. – E vorremmo chiedere cosa è passato nella mente dell’astenuto, se era più oscillante per il no o per il sì, ma anche una domanda sull’aver mancato la configurazione dei cento no che sarebbe stata narrativamente netta e di maggiore comunicazione –
Scherzi a parte, si dovrebbe spiegare adesso cosa consiste in questa riforma conseguente alla riforma del Titolo Quinto della Costituzione che istituisce la figura degli enti regione. Quella riforma dava alle regioni maggiore capacità deliberativa nel determinare una propria azione su materie specifiche: Sanità e Urbanistica su tutte.
Questa riforma riprende quella nel tentativo di tenere le risorse prodotte in un’area vasta all’interno della stessa. Potremmo chiamarla per la Lega la madre di tutte le riforme, la natura genetica per cui più di quaranta anni fa nacque la Lega.
Le votazioni sono durate tutta la notte e ora sui Social ne danno informazione tanti deputati costretti a fare nottata per marcare la posizione. E forse grazie ai favori della notte le dichiarazioni diventano poetizzanti o almeno meno colleriche del recente passato. Ne selezioniamo due. Una del governo e l’altra dell’opposizione per par condicio. La voce del governo uscito naturalmente vincente la affidiamo a Tommaso Foti di Fratelli d’Italia: “È inutile che vogliate menar il can per l’aia – ha detto Foti rispondendo ai lamenti del centrosinistra – vi abbiamo preso con le mani nella marmellata. Altro che maschere e volto, voi siete solo maschera. Il volto l’avete perso da tempo. Uno nessuno e centomila, buona fortuna camposanto!”
Restando ai pezzi di teatro, la parte dell’opposizione è di Elly Schlein. “Oggi si consuma il secondo atto di un vergognoso scambio fatto sulla pelle delle italiane e degli italiani – Terribile! – Ci avete tenuti qui tutta la notte, con quale urgenza? Lo abbiamo capito: quella di ottenere lo scalpo del sud”.
Ma poi anche Elly tocca la nota di sostanza quando parla di “un cinico baratto con la Lega. avete colpito la coesione del nostro paese”.
Ci sono tutti gli elementi perché gli elementi tematici siano rappresentati drammaticamente con un buon soggetto scritto da un autore bravo: 1) unità e coesione minacciata o guadagnata; 2) cinismo del far fare agli altri quello che avresti dovuto fare tu; 3) tensione nella notte per arrivare al fine.
Difficile dire quanto l’inevitabile accentuazione nella discrepanza nei servizi sanitari in Italia possa invece diventare funzionale in un paese che è già abituato al turismo per la cura della salute. Possiamo dire con certezza che i nostri eroi hanno un avvenire assicurato nei teatri.