Tutti sanno che il Meccanismo europeo di stabilità serve a sostenere i paesi dell’Unione Europea in caso di crisi finanziaria. Si tratta di un fondo monetario creato appositamente. Letto così pare sia una grande opportunità per ciascun paese membro. Se si tratta di una misura così salvifica, non si capisce bene perché l’Unione voglia venderselo, nel senso di piazzarlo come servizio, e non si capisce anche il perché i paesi digrignino i denti a sentir nominare questa opportunità. Le ragioni sono alla portata. La possibilità del MES somigliano alle chance offerte di uno strozzino a chi è in difficoltà economica.
La grande opportunità elargita tanto munificamente dall’Unione corrisponde invece a uno stigma per i paesi che lo adottano. Avviene infatti che i grandi soggetti investitori sulle economie di un paese, in quanto acquirenti delle sue azioni di Stato, si insospettiscano quando il governo di quella organizzazione statuale si correda di scialuppe di salvataggio. Come una nave teme di affondare si premunisce organizzando per mettere in salvo i naviganti. Quindi non appare un buon affare investire su quella nave.
Ma le condizioni chieste dall’Europa sono quasi comiche per un paese come il nostro. Il sostegno, infatti, è vincolato alla realizzazione di riforme strutturali decisive. Il deficit dovrebbe essere al di sotto del tre per cento e il debito pubblico sotto il sessanta per cento. Un fantasticare da ingenui applicato all’Italia!
Taglia corto quindi Salvini: “Non serve all’Italia, è un’altra follia europea”. Gli fa eco Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia. Sarebbe come “buttare un po’ di sale sulla ferita e quindi improprio”. Ma Giorgetti ce l’ha anche con il riguardo diretto all’Italia nel merito del rinnovo dei vertici Ue.
Ma quanto lo strumento sia schifato da tutti è lo stesso Giorgetti a prospettarne una uscita di scena decorosa. Vanno fatte, ha detto sempre Giorgetti, delle riflessioni sul suo cambiamento. La proposta: “portarlo verso un utilizzo tipo un fondo sovrano europeo. Ad esempio per la difesa”.
- Ma sono i paesi nordici a non apprezzare l’iniziativa, non si capisce bene perché o forse si capisce perfettamente: un rafforzamento militare europeo riguarderebbe special modo i loro territori.
Quello che non si capisce è l’atteggiamento di questi alti esponenti dell’Unione che prendono il nostro paese come fosse governato da gonzi. E questo vale per qualsiasi governo, non fa differenza. Come il volersi assicurare la nostra quiescenza perché si temono nostre alzate di testa o fughe dalle retrovie. E non si capisce bene se sia più triste l’immagine degli italiani che non danno garanzie o della nomenclatura di Bruxelles che ha bisogno di funzionari, non di teste pensanti.