Le prossime elezioni presidenziali americane sembrano configurarsi, per ora, in successivi scontri tra Joe Biden e Donald Trump. Tuttavia, un elemento di incertezza si fa strada nella corsa alla Casa Bianca: la candidatura di Robert F. Kennedy Jr. Inizialmente in lizza per la nomination del Partito Democratico. Kennedy ha scelto di correre come indipendente nell’ottobre scorso. È molto improbabile che “terzi incomodi” possono prevalere nelle elezioni presidenziali americane. Kennedy infatti non ha praticamente alcuna possibilità di vincere, Ma la sua candidatura potrebbe comunque influenzare significativamente il risultato finale? Difficile crederlo anche se i sondaggi mostrano che Kennedy sta ottenendo un certo riscontro, superando quasi certamente le due cifre di percentuale.
Effetti sui Principali Candidati – Attualmente, sembra che la presenza di Kennedy penalizzi più Biden che Trump. Recenti sondaggi indicavano che Biden era se pur di poco in vantaggio su Trump in uno scontro diretto, ma l’ingresso di Kennedy nella corsa presidenziale sembra favorire il candidato repubblicano. L’attentato subito da Trump ha inoltre incrementato il suo consenso, rendendo ancora più difficile per i democratici contrastarlo. Kennedy adotta posizioni piuttosto trasversali: se sul tema delle armi è vicino ai repubblicani, su alcune questioni di politica estera si avvicina all’ala sinistra dei democratici. La sua popolarità tra gli elettori democratici può essere attribuita in parte al nome Kennedy, nonostante la famiglia abbia preso le distanze, e in parte all’impopolarità di Biden che spesso appare insicuro in pubblico.
Preoccupazioni e Attacchi Democratici – La campagna di Biden ha mostrato preoccupazione per la candidatura di Kennedy, considerandolo un possibile strumento a favore di Trump. Infatti, quest’ultimo è Kennedy hanno ricevuto finanziamenti dalle stesse fonti, e il Comitato Nazionale Democratico ha intrapreso azioni legali per escludere Kennedy dalla competizione. I democratici temono infatti, la forza di Kennedy che ha ottenuto il sostegno di importanti finanziatori della Silicon Valley, ex sostenitori del Partito Democratico.
Il Ruolo delle Società di Sostegno – Una di queste società, con la sua potenza economica, potrebbe significativamente aiutare la campagna di Kennedy, permettendogli di formalizzare la candidatura in vari Stati. Questo ha ulteriormente allarmato la campagna di Biden, mentre Trump, temendo le conseguenze imprevedibili della corsa presidenziale, ha chiesto a Kennedy l‘ “endorsement”, che nel contesto politico americano significa sostegno politico alla competizione elettorale altrui, nell’ambito della propria campagna. Secondo un recente sondaggio della Quinnipiac University, Biden era quasi al 48% mentre Trump seguiva di un punto; ma l’attuale attentato ha aumentato sensibilmente il consenso per Trump. In tempi non sospetti tuttavia Nate Silver, giornalista statistico di FiveThirty Eight, aveva suggerito che se Biden fosse stato ancora in difficoltà alla fine dell’estate, sarebbe stato opportuno per i democratici riconsiderare il da farsi.
Il Ruolo di Kennedy – Kennedy, sebbene irrilevante per il consenso maggioritario, come detto, potrà sottrarre voti ai due candidati principali. Trump e Biden, per questo motivo sono entrambi interessati a questa piccola ma significativa fetta di elettorato. Anche se Kennedy è percepito come una minaccia da Trump, i sondaggi confermano ancora che potrebbe togliere più voti a Biden che a Trump. Nonostante quest’ultimo inizialmente lo avesse dipinto come un estremista di sinistra, ora gli chiede di sostenerlo, sperando di consolidare il suo vantaggio. A tal proposito va anche tenuto nel giusto rilievo che la conversazione telefonica della richiesta di “endossement” è stata registrata ovviamente all’ insaputa di Trump.Per quanto riguarda la registrazione, anche qui si tratta di iniziative a compartimenti stagni tra Robert Kennedy junior e il di lui figlio per l’innaturale inserimento della telefonata all’interno di un’ altra registrazione in corso, divulgata on-line dal figlio di Kennedy, Bobby III.
Qui non pare che questi possa agire nella campagna elettorale per la nomina presidenziale del padre di sua autonoma iniziativa. In seguito Kennedy ci ripensa e si scusa con Trump. In considerazione però, che la scusa è sempre presupposto di colpa o quantomeno di errore, anche sotto questo profilo il comportamento di Kennedy nella psicologia politica, dalla registrazione all’insaputa della divulgazione on-line fino al ripensamento con le scuse, potrebbe raffigurare una campionatura significativa della sua poco affidabile caratteristica comportamentale per la “nomination “ alla carica di Presidente della Repubblica degli Stati Uniti d’America
Conclusione – A fronte di tutto quanto considerato, Kennedy non sarà mai più di un “terzo incomodo “ o uno strumento utile per i voti che potrebbero favorire più Trump che Biden.