Come per ogni cerimonia di inizio dei Giochi olimpici il paese ospite celebra sé stesso, non il senso di universalità dello sport e la bellezza della competizione leale come valore universale per un mondo libero. Parigi e la Francia non potevano mancare occasione di sfoggiare l’aspirazione di sempre ad essere riferimento nel mondo. E allora, come hanno fatto gli altri prima di loro, hanno realizzato una passerella per indurre a dire ai telespettatori del mondo quanto è bella e grande la Francia.
Quattro ore di show permanente di cui la parte iniziale appare la più originale. Le delegazioni che sfidano ciascuna su un’imbarcazione sulla Senna bonificata con il pubblico sugli argini ad omaggiare. Si è evitata quindi la kermesse in uno stadio che, similmente a un concerto rock, rende visibile l’evento solo attraverso un mega schermo.
Duecentotre, i paesi partecipanti. Zinedine Zidane, Rafael Nadal, Serena William, Carl Lewis e Nadia Comăneci che tengono la torcia olimpica. La dichiarazione di Macron dell’apertura dei Giochi e i giochi effettivamente hanno inizio.
Ma ci regalano anche un gioco per omaggiare il senso profondo della competizione. Come fecero gli inglesi quattro anni fa nella medesima circostanza di celebrazione, si superano in un gioco di simulazione in cui l’icona più cara del paese è oggetto di una rappresentazione con l’esito finale di scomparire, ma dopo un po’ riappare. Per il Regno Unito era la compianta Regina Elisabetta. I francesi sfoggiano invece La Gioconda: prima appare nella fiction proposta, scompare, per poi riapparire dalle acque della Senna.
Similmente alle statue che raffigurano grandi figure femminili francesi ai Giardini del Lussemburgo a Parigi, l’omaggio alle donne di Francia rappresentative della crescita umana e così celebrano “la sorellanza”. Sono Alice Milliat, Gisèle Halimi, Simone de Beauvoir, Paulette Nardal, Jeanne Barret, Louise Michel, Christine de Pizan, Alice Guy e Simone Veil. Nessuno protesterà perché ci sono anche grandi assenti, come Maria Curie, George Sand, Edit Piaf, Anaïs Nin … Sempre in tema di grandi donne apre la manifestazione Lady Gaga ed è questa la più grande concessione dello sciovinismo francese.
Due uomini che si baciano e si celebra i diritti omosessuali a viversi dell’autenticità. E tutti siamo contenti.