IL centro del mese di agosto ha dei caratteri simili forse superiori a quelli del fine dicembre caratterizzati dal Natale. L’Italia deve fare i conti con l’handicap di avere un dodicesimo in meno del suo Pil per via della pausa voluta ad agosto.
Nel mondo dell’economia reale si sa che ad agosto si sospendono gli ordini ai fornitori: tutto prima o tutto dopo e quando è così molto salta. Nella cura della salute è bene non ammalarsi per non avere necessità di un intervento di emergenza. Se ne riparla a settembre. Non si firmano contratti per grandi acquisizioni o accendere mutui: quasi porta male.
Ma quello che consiste in un grande iato del nostro sistema disfunzionale del paese consiste anche in una grande lusinga. Quella delle vacanze! E di tutto ciò che comporta come ricaduta generale. I dati di Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti riportano per questo anno quattordici milioni ottocentomila persone in alberghi e bed and breakfast per il ponte di Ferragosto. Si stimano da Cna Turismo tre miliardi settecento milioni in questo specifico tour turistico.
Proprio ieri altre ricerche di settore recitavano il pianto sulla crisi turistica di questa estate che pare essere riparata anche solo da “l’effetto ferragosto”. E infatti andando a leggere bene questo movimento è formato dal turismo estero mentre è in calo quello arrivato da altre località del nostro paese. Si attesta la flessione di domanda interna. Un dato tra mille: “a Gubbio ristoranti chiusi per ferie di agosto. Mai successo prima”. Calo delle presenze anche all’Isola D’Elba. E le menzioni potrebbero moltiplicarsi in ogni dove del paese.
La condizione economica consente assai meno gli spostamenti vacanzieri ma la sacra stasi di produttività consiste in un aureo dogma caratterizzante il nostro paese. E anche l’informazione ne risente essendo sospese cronache e servizi che non siano i comodi resoconti di dati trasmessi da centri studi di grandi associazioni d’impresa. È che con una miriade di dati discordanti sulla permanenza dell’effetto relax nella proiezione ferragostana anche i cronisti scelgono il discreto riposo nel conforto di stabilimenti balneari non falcidiati dalla Bolkestein!
Non abbiamo la bandiera tricolore negli stabilimenti balneari. È una protesta. Ma forse a ferragosto è bene selezionare le attività con cura risparmiando ogni azione che potrà apparire incauta. Buon relax!