L’effetto di una domenica sera in cui tre emittenti televisive hanno rivaleggiato per avere notizie più fresche sui casi pruriginosi del ministero della cultura hanno prodotto un rimescolamento buono solo per gli amanti del genere.
Il disappunto della Signora è certo. Si è trovata scalzata davanti alla vicenda adombrata sul capo di gabinetto del ministero della cultura, il cui sentore omosex che negli ultimi tempi si vende come storia pruriginosa assai meglio delle vicende classiche di infedeltà amorosa tra rapporti eterosessuali.
Il riferimento è al taglio sulla testa di Sangiuliano procurato dall’ira funesta della Signora Boccia che si è vista turlupinata per aver dato il suo meglio per il ministro e poi messa in disparte. Si è mostrata la foto della ferita alla testa: “la ferita che ha portato alla denuncia per aggressione” – il resto nei particolari di cronaca. E sono i particolari ad essere elemento di attrazione. Stavolta lo strillo serve solo a dare la tipologia al dramma domestico raccontato.
Se n’è occupato Report su Rai Tre ma anche Bianca Berlinguer ne ha trattato col Filosofo Massimo: Cacciari. Insieme a loro anche Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale. Ma è proprio Sallusti a far notare quanto sia esplicativo il nostro sorriso su questo caso. Tutti ridiamo ingiustamente ma, se il caso fosse stato opposto in termini di genere, non staremmo a ridere per la vicenda grottesca bensì per un nuovo deprecabile caso di aggressione a una donna da parte di un uomo.
Quindi una vicenda così bizzarra come la lite proto istituzionale tra uomo e donna e i suoi effetti dicano molto sul nostro attuale sistema di vita, oltre che sul livello a cui sono arrivate le nostre istituzioni nel sistema di conferimento di cariche.
Così l’imprenditrice di Pompei accusata di aggressione da parte del ministro si vede assediata dai giornalisti de Le Iene ma sfugge a ogni domanda scappando via con la sua auto. Da aggressore ad aggredita. Ed anche il ministro da dominus a vittima. C’è materiale per una pièce teatrale sul rovesciamento dei rapporti nella società contemporanea. Ma nessuno lo scriverà. La realtà effettuale ci dà già tanto materiale da rendere inutile il mettersi a tavolo per proporre un soggetto di fantasia.