Le immagini sotto gli occhi di tutti, in queste ultime ore, sono di una Citroen rossa proiettata sulla folla nel Meir, vicino a un’area pedonale di Anversa, città belga, intorno alle 11.00 di stamani. Emulazione dell’atto terroristico di ieri a Londra? Le indagini sono in corso e si aspettano le comunicazioni dalle fonti ufficiali, che hanno rivelato solo il nome del guidatore: Mohamed R.. A quanto riferito dai media fiamminghi non risultano esserci feriti, l’auto è stata fermata e l’uomo, francese di circa quarant’anni – probabilmente sotto l’effetto di alcool che trasportava anche droga – arrestato. In base ai media locali, il sindaco di Anversa, Bart de Wever, ha dichiarato che si è Sventato un attentato. Ad Anversa vige lo stato di vigilanza rafforzata.
E’ pervenuta direttamente da Amaq, agenzia di propaganda dello Stato islamico – secondo quanto comunicato da Site – la rivendicazione dell’attentato al parlamento inglese. Minuti di silenzio commemorativi in diverse sedi istituzionali britanniche hanno aperto la giornata. A Londra, dalle 18.00, ora locale, il sindaco Sadiq Khan è fra i cittadini alla veglia che ha organizzato in Trafalgar Square. Insieme i londinesi, accendono simbolicamente delle candele, per commemorare le persone che hanno perso la vita nell’attentato terroristico di ieri. L’agente Ketih Palmer, 48 anni, che faceva parte del corpo scelto per la protezione del corpo parlamentare e diplomatico, in servizio da 15 anni. Aysha Frade, cittadina britannica di origine spagnola, di 43 anni, insegnante e madre di due bambini. Kurt Cochran, un turista americano di 48 anni dello Utah, in vacanza a Londra con la moglie, che è stata ferita. I feriti sono di nazionalità diverse: Romania, Corea del Sud, Francia, Italia e così via. Svelata l’identità del killer di Westminster: è Khalid Massood. L’uomo è britannico, pregiudicato con condanne per reati minori ma non per terrorismo, ha 52 anni. Nella notte, sono stati otto gli arresti, raid nel paese e a Birmingham, quartiere di residenza dell’assalitore. A meno di 24 ore dall’attacco terroristico alla città apre al pubblico il Westminster Bridge: per scardinare tensione e paura, il Regno Unito e Londra reagiscono, in linea con la tradizione, e si raccolgono in cordoglio sul luogo dell’attentato. Per difendersi insieme, con compattezza e compostezza, i britannici fanno proprie le parole del premier Theresa May e tornano alla normale quotidianità, senza farsi intimidire dal terrorismo che vuole inclinare democrazia e intesa fra popoli. Le indagini continuano con cautela e riservatezza.
In Italia, c’è la massima attenzione e prevenzione per mettere in sicurezza tutti i luoghi sensibili, soprattutto nella capitale, in vista delle celebrazioni di sabato per i sessantanni dalla firma dei Trattati di Roma, con la presenza di quaranta fra capi di stato e di governo oltre allo svolgimento di manifestazioni e cortei che comportano la partecipazione di persone di varie nazionalità (calcolate intorno a 30mila). Disposizioni in atto per le aree interessate, già presidiate da ieri, circa 40 varchi controĺlati, 100 telecamere di sorveglianza, indetti divieti al traffico e al sorvolo, in campo 5000 agenti in servizio, droni per controllare le zone e agenti in borghese. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti dalle riunioni in Viminale del comitato antiterrorismo, CASA, convocato già da ieri in stato permanente, avverte che la minaccia terroristica è sempre più imprevedibile perciò occorre una strategia per contrastarla, la risposta consiste nel rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone e nell’affiancare attività di intelligence a controllo del territorio. Nel pomeriggio, il ministro ha firmato un provvedimento, a tutela della sicurezza, per l’espulsione di un tunisino che sul web faceva propaganda jihadista.
Maria Anna Chimenti