A seguito della reazione USA contro la Siria, che ha visto 59 missili lanciati da due portaerei a largo del Mediterraneo, Foad Aodi, Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e fondatore della Confederazione Internazionale (#Cristianinmoschea) dichiara: “Il terrorismo con le azioni militari si rafforza; rispondere alla violenza con azioni militari vuol dire fare lo stesso gioco dei terroristi, e fornir loro alibi per portare avanti il loro gioco: quello dello scontro tra le civiltà, della guerra alle religioni e d’ una terza guerra mondiale.
Le azioni militari – sottolinea Aodi – che non non sono condivise con il mondo arabo allontanano il lavoro a favore del dialogo e della pace. Chiediamo all’Onu all’UE di prendere una posizione più reattiva, coinvolgendo la Lega dei Paesi Arabi. In questo attacco USA, é sotteso un messaggio di aggressione di Donald Trump nei confronti del mondo arabo e musulmano: da una parte, il Presidente ha voluto chiudere le porta ai musulmani, già col recente “muslim band”; dall’altra, ha dichiarato che i bambini siriani non devono soffrire. Chiediamo verità sulla Siria,e verità anche sulle intenzioni di Trump: se desidera lavorare per la pace in Medio Oriente, o continuare ad attaccare il mondo Arabo e musulmano seguendo gli interessi americani”.
Aodi rivolge poi il suo apprezzamento e il suo ringraziamento alla posizione del Presidente del Consiglio italiano, Gentiloni: che ha ribadito la necessità d’ accelerare un negoziato per la Siria, per una soluzione duratura. Vista la drammatica situazione internazionale di questi ultimi giorni, col nuovo stillicidio d’attentati ( Svezia ed Egitto), e i nuovi, preoccupanti “venti di guerra” (dalla Siria al Pacifico, dove gli USA stan riprendendo, contro la Corea del Nord, la classica “politica delle cannoniere”, peraltro ripresa anche dai russi, nel Mediterraneo, in appoggio alla Siria di Assad) ), due sono gli appelli che lancia il presidente Aodi. “Il primo, ai nostri amici cristiani in Medio oriente e in Africa: rimanete in Palestina, Egitto, Siria, Iraq, Libano, Giordania e in tutti i Paesi mediterranei ed africani, insieme sconfiggeremo il terrorismo: lasciare i nostri Paesi sarebbe una vittoria per il terrorismo cieco e disumano”.
Il secondo al mondo islamico, sia religioso che laico, in Italia e in occidente:#Musulmanielaicieuropei-Unitevi. “Unitevi e a noi per combattere quella che sta diventando sempre più una guerra alle religioni, lasciando alle spalle le divisioni interne ed esterne e i problemi di rappresentatività, le ideologie politiche, l’ islam politico, le influenze politiche di alcuni Paesi e delle loro Ambasciate. Chiediamo di tralasciare certe scorciatoie per essere accreditati come rappresentanti dei musulmani da parte di ministeri, enti, consulte, diplomatici, giornali, politici nominati di turno o partiti politici. Tutti questi sono elementi che sino adesso hanno diviso il mondo islamico in Italia: sinchè esisteranno, il mondo musulmano in Italia e in Europa non sarà mai unito, non avrà mai un’ unica voce”.
Fabrizio Federici