Chi è Tamika Mallery la giovanissima attivista di Black Lives Matter che a Minneapolis, la città dove è stato ucciso George Floyd e che è diventata la polveriera degli scontri che stanno sconvolgendo gli Stati Uniti, ha pronunciato quello che già in molti indicano come uno dei discorsi più significativi di una generazione.
Qui un estratto del suo discorso:
“Non possiamo considerarlo un incidente isolato. La ragione per cui i palazzi stanno bruciando non è solo la morte del nostro fratello George Floyd. Stanno bruciando perché le persone qui nel Minnesota stanno dicendo alle persone a New York, in California, a Menphis, a tutta la nazione, che quando è troppo è troppo”.
“Non possiamo essere responsabili per la malattia mentale che è stata inflitta sulle persone dal governo americano, dalle istituzioni, da chi si trova in una posizione di potere”.
Tamika Danielle Mallory (4 settembre 1980) è un’attivista americana per i diritti umani a 360° che è stata tra i principali organizzatori (tutti poi citati nel Time100) del Marcia delle donne 2017. Mallory è un sostenitrice oltre che dei diritti dei neri, anche del controllo sulle armi e del femminismo.
Nel 2018, Mallory ha attirato critiche per aver in passato tessuto le lodi del controverso leader della dello stato Islamico Louis Farrakhan col quale avrebbe partecipato ad un evento, la qual cosa avrebbe contribuito a costringerla alle dimissioni dall’organizzazione della Marcia delle donne 2019 con annesse accuse più o meno velate di antisemitismo. Mallory ha risposto rilasciando una dichiarazione ccondanna il razzismo, l’antisemitismo e l’omofobia aggiungendo: “Io non voglio essere ritenuta responsabile per le parole degli altri”.Mallory è cristiana.
Mallory è nata e cresciuta nel Bronx dai 14 anni in poi. I suoi genitori erano membri attivisti del National Action Network (NAN) del reverendo Al Sharpton, una delle principali organizzazioni per i diritti civili in tutti gli Stati Uniti.
Mallory è una madre single. Il padre di suo figlio, Jason Ryans, è stato assassinato nel 2001. Mallory spiega che la sua esperienza con NAN le ha insegnato a reagire a questa tragedia con l’attivismo. Suo figlio è un membro del NAN.
Nel 2014, Mallory è coinvolta in azioni istituzionali con il sindaco di New York Bill de Blasio in una campagna contro l’utilizzo indiscriminato delle armi.
Mallory è il presidente di un proprio studio, Mallory Consulting, che si occupa della pianificazione e della gestione di eventi a New York City. Attualmente è membro del consiglio di amministrazione di un’organizzazione finalizzata a porre fine alle detenzioni minorili e a limitare il ricorso al carcere come misura punitiva per i condannati.
In foto Tamika Mallory e Louis Farrakhan