“Credo che non si possa discutere di neutralità, o di altro. La guerra è iniziata con l’intervento della Russia, che non appartiene alla Nato, in Ucraina che non appartiene alla Nato: è uno scontro tra due paesi europei che non hanno nulla a che fare con la Nato e tantomeno con l’Italia. E’ un conflitto dal quale dobbiamo necessariamente restare fuori finché possibile”. Lo ha affermato il generale Marco Bertolini, (nella foto, n.d.r.), ex comandante del Coi, (Comando Operativo Interforze), in merito alle parole del professore Alessandro Orsini secondo cui l’Italia dovrebbe rimanere neutrale se la Russia dovesse colpire un paese della Nato.
“In ambito cattolico, da sempre si discute di guerra giusta, o non giusta; ne hanno discusso molti teologi, da Sant’Agostino a San Tommaso d’Aquino dicendo quali siano i criteri per una guerra giusta o ingiusta – ha aggiunto Bertolini – personalmente, credo che la guerra per essere considerata giusta dovrebbe essere prima di tutto una guerra ‘nostra‘. E questa non lo è, in assoluto“.
“Certo è che nel caso in cui un paese membro della Nato venga coinvolto, venga colpito allora non ci sono dubbi: va applicato l’art.5 che impone l’intervento dell’Alleanza Atlantica – ha sottolineato Bertolini – ma fino ad’ora la Russia non ha colpito alcun paese della Nato, considerato che l’Ucraina non fa parte dell’Alleanza e anche solo accennare a tale eventualità non fa altro che esasperare gli animi e ridurre le possibilità per una ricomposizione che ritengo indispensabile. Ripeto: indispensabile”.
(Adnkronos).