La Russia non ha alcuna intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina e quindi la mobilitazione generale in occasione della ricorrenza del 9 maggio. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmytry Peskov, in vista delle celebrazioni a Mosca della ‘Giornata della Vittoria’ sul nazismo
Il portavoce del Cremlino ha poi fatto sapere che “non sono stati raggiunti accordi” su un incontro tra Papa Francesco ed il presidente russo. “Iniziative del genere – ha sottolineato Peskov – dovrebbero passare dai servizi diplomatici”. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il Pontefice ha espresso la sua disponibilità a recarsi a Mosca.
Fermare la guerra in Ucraina è stato il pensiero di Bergolgio dall’inizio, ma “prima – ha sottolineato il Papa al Corriere – io devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin”. Questa l’apertura arrivata dal Vaticano a cui ha risposto subito l’ambasciatore russo in Vaticano, Aleksandr Avdeev, che all’agenzia di stampa Ria Novosti ha dichiarato: “Il dialogo con il Papa è importante per Mosca. E il Pontefice è sempre un gradito, desiderato, interlocutore”. Opinione condivisa da Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi cattolici della Federazione Russa, che ha aggiunto: “Penso che l’idea di incontrarsi sia vista positivamente dal presidente Putin”.
Il Cremlino ha inoltre negato che le forze russe abbiano lanciato un assalto all’acciaieria Azovstal, a Mariupol. “L’ordine di annullare qualsiasi assalto è stato dato pubblicamente dal comandante in capo (Vladimir Putin, ndr). Non c’è assalto” al momento, ha detto Peskov, sostenendo che le forze di Mosca assediano il sito; inoltre intervengono solo per “fermare molto rapidamente i tentativi” dei combattenti ucraini di raggiungere “postazioni di tiro”.
Claudia Marciano
(Cloe Marcian)