AGI – “I partner occidentali trascurano i principi di base dell’economia mondiale e di conseguenza la crisi economica sta diventando cronica”. Vladimir Putin accusa i Paesi occidentali per le conseguenze che le sanzioni stanno comportando per diverse zone del mondo, “Gli imprenditori dei nostri Paesi”, ha detto intervenendo a un vertice dei Brics, “devono fare i conti con lo sviluppo del business in condizioni difficili, perché i partner occidentali trascurano i principi base dell’economia di mercato, del libero scambio, dell’inviolabilità della proprietà privata, perseguono un percorso macroeconomico sostanzialmente irresponsabile, comprese le emissioni incontrollate di moneta e l’accumulo di debiti non garantiti”.
Allo stesso tempo, il leader del Cremlino ha osservato che vengono introdotte sempre più sanzioni a sfondo politico, si rafforzano meccanismi di pressione sui concorrenti. “C’è una rottura deliberata dei legami di cooperazione, le catene dei trasporti e della logistica stanno crollando. E tutto ciò è contrario al buon senso e alla logica economica elementare, è lesivo degli interessi delle imprese su scala globale e incide negativamente sul benessere delle la popolazione, infatti, di tutti i Paesi”, ha aggiunto.
Per tutto questo, ha concluso Putin, “i problemi dell’economia globale stanno diventando cronici. Vi è una diminuzione dell’attività imprenditoriale, un aumento della disoccupazione, una carenza di materie prime e componenti, difficoltà nel garantire la sicurezza alimentare globale sono aggravato, i prezzi per i raccolti di grano e altri prodotti agricoli di base stanno aumentando”.
- 07:28
Zelensky, Mosca vuole rendere il Donbass come Mariupol
“Nel Donbass ci sono massicci attacchi aerei e di artiglieria. L’obiettivo degli occupanti (russi) rimane lo stesso: vogliono distruggere l’intero Donbas passo dopo passo. Lysychansk, Slovyansk, Kramatorsk: mirano a trasformare qualsiasi citta’ in Mariupol, un cumulo di macerie”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella notte, esortando l’Occidente ad accelerare la fornitura di armi.
- 07:18
Gb, i russi avanzano nel Donetsk ma la situazione è in stallo
“Le forze russe stanno mettendo sotto pressione la sacca di Lysychansk-Severodonetsk con un’avanzata strisciante ai margini dell’area urbana. Tuttavia, i loro sforzi per ottenere un accerchiamento piu’ profondo volto a prendere la regione occidentale di Donetsk restano in stallo”. È l’aggiornamento quotidiano della situazione sul campo in Ucraina fornito dall’intelligence britannica.
- 06:50
Zelensky, servono più armi per liberare la nostra terra
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che i massicci attacchi aerei e di artiglieria di Mosca mirano a distruggere l’intera regione del Donbas e ha esortato gli alleati dell’Ucraina ad accelerare la spedizione di armi pesanti per eguagliare la Russia sul campo di battaglia. La lotta per le città gemelle di Severodonetsk e Lysychansk nella regione ucraina di Luhansk sta “entrando in una sorta di terribile climax”, ha affermato Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Zelensky. “Dobbiamo liberare la nostra terra e ottenere la vittoria, ma più rapidamente, molto più rapidamente”, ha detto Zelenskiy in un discorso video diffuso nel giorno del Consiglio europeo – in cui gli Stati membri vareranno un documento di sostegno all’Ucraina – ribadendo le richieste di armi più potenti e più veloci. “Ci sono stati massicci attacchi aerei e di artiglieria nel Donbas – ha affermato ancora – l’obiettivo delle forze occupanti è sempre lo stesso, vogliono distruggere l’intero Donbas passo dopo passo”. Questo è il motivo, ha proseguito, “per cui sottolineiamo ancora e ancora l’accelerazione delle consegne di armi in Ucraina. Ciò che serve rapidamente e’ la parita’ sul campo di battaglia per fermare questa armata diabolica e spingerla oltre i confini del Paese”.
- 00:40
Bombardati due grandi terminal agricoli a Mykolaiv
Le multinazionali agroalimentari Bunge e Viterra hanno dichiarato che due dei loro terminal di grano nella città portuale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, sono stati colpiti durante un attacco russo. Il terminal portuale di Evri, di proprietà di Viterra, è stato “danneggiato da un attacco missilistico”, durante il quale una persona è rimasta lievemente ferita, ha detto un portavoce del gruppo, aggiungendo che due silos erano in fiamme e un terzo danneggiato. Questo sito, acquistato nel 2020 da Glencore, società madre di Viterra, ha una capacità di stoccaggio di 160.000 tonnellate. Per quanto riguarda Bunge, le sue strutture sono state “colpite durante gli ultimi attacchi russi nella regione”, ha detto una portavoce. “È necessaria un’ispezione più approfondita per valutare l’esatto impatto sulla struttura”, ha affermato Bunge in una dichiarazione inviata via e-mail. Nessuno del personale è rimasto ferito nel terminal, che e’ chiuso dal primo giorno dell’invasione russa il 24 febbraio, e comprende un sito di stoccaggio, carico delle navi e un’unità di produzione di olio vegetale.