AGI – La presidente della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, ha promesso che gli Stati Uniti non abbandoneranno Taiwan nel suo discorso al palazzo presidenziale di Taipei, dove è stata ricevuta dalla presidente Tsai Ing-wen. “La nostra delegazione è giunta a Taiwan per chiarire in maniera inequivocabile che non abbandoneremo Taiwan”, ha scandito Pelosi.
La determinazione degli Stati Uniti per preservare la democrazia a Taiwan e nel resto del mondo è “inviolabile” e Taiwan ha creato una “democrazia prospera” nonostante un “crogiolo di sfide“. Lo ha dichiarato la presidente della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, nel suo intervento al palazzo presidenziale di Taiwan, dove è stata ricevuta dalla presidente, Tsai Ing-wen. Nel suo discorso, Pelosi ha anche sottolineato il ruolo di leadership di Tsai, e durante il suo discorso ha chiesto un applauso per la presidente di Taiwan.
Tsai: “Grati della visita”
Tsai Ing-wen ha ringraziato Nancy Pelosi per la visita. Pelosi è arrivata al palazzo presidenziale di Taiwan dopo una vista al Parlamento dell’isola, lo Yuan Legislativo.
“Siamo davvero grati per questa visita a Taiwan“, ha detto Tsai, accogliendo Pelosi, che ha definito una “eccezionale statista”. Tsai ha poi ringraziato Pelosi per avere mostrato il suo “robusto sostegno” a Taiwan.
Pechino sospende l’export di sabbia per semiconduttori
Intanto, la Cina ha sospeso con effetto immediato l’esportazione in Taiwan di sabbia naturale, fondamentale per l’industria dei semiconduttori. Lo ha dichiarato ai cronisti un portavoce del governo, si legge sul sito del ministero del Commercio cinese. Il silicone utilizzato nei semiconduttori viene spesso estratto dal quarzo presente nella sabbia.
La sabbia naturale è ampiamente utilizzata, poi, nella produzione di calcestruzzo, nell’industria del vetro e nell’edilizia. “Sulla base delle normative in materia, è stata presa la decisione di interrompere temporaneamente l’esportazione di sabbia naturale a Taiwan.
La relativa misura entrerà in vigore il 3 agosto”, afferma un comunicato, secondo il quale le autorità cinesi hanno adottato questo provvedimento “in conformità con le norme di legge vigenti”. Le ragioni della sospensione non sono stati specificati.Pechino ha inoltre interrotto l’importazione da Taiwan di agrumi e alcuni prodotti ittici. Due fondi di Taipei sono stati infine sanzionati dal Consiglio di Stato cinese per “aver diffamato la Cina e sostenuto il separatismo“, si apprende da un’altra nota.
Nell’attuale scenario internazionale non c’è alcuna crisi che possa sfociare in un conflitto nucleare. Lo ha dichiarato, in un’intervista a Tass, Fu Cong, direttore del dipartimento di controllo degli armamenti del ministero degli Esteri cinese. “Per quanto riguarda le armi nucleari, non vedo rischi del loro uso da parte di altri Paesi”, ha detto Fu, senza menzionare nello specifico alcuna nazione.