Sergei Lavrov critica la visita a Taiwan di Nancy Pelosi, a suo avviso un tentativo di Washington di “irritare” la Cina. “Non posso dire quale sia stata la loro motivazione, ma non ci sono dubbi sul fatto che rispecchia la stessa politica di cui parliamo rispetto alla situazione ucraina – ha detto il ministro degli Esteri russo in visita in Myanmar, secondo dichiarazioni riportate dall’agenzia Tass – Si tratta del desiderio di dimostrare a tutti la loro impunità e illegalità. ‘Faccio quello che voglio’, è più o meno così”.
Per Lavrov non ci sono altre “ragioni per creare una tale irritazione letteralmente dal nulla, pienamente consapevoli di quello che significa per la Cina”, che non ha mai condannato l’invasione russa dell’Ucraina e che considera Taiwan una “provincia ribelle” da “riunificare”.
Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva bollato la visita della Pelosi a Taiwan come una “mera provocazione”, confermando la “solidarietà” di Mosca a Pechino e insistendo sull’ “approccio” del gigante asiatico “comprensibile” e “assolutamente giustificato”.
(Adnkronos).