AGI – La missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è partita dalla città ucraina di Zaporizhzhia verso l’omonima centrale nucleare, che si trova nella città di Energodar, controllata dalle forze russe, nonostante le notizie di intensi bombardamenti. Lo riferisce la Reuters.
Il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, che guida la missione, ha affermato di essere a conoscenza di “aumento dell’attività militare nell’area”, ma ha assicurato che questo non ostacolerà i piani degli esperti dell’Onu di visitare la struttura e incontrare il suo personale.
L’impianto, il più grande d’Europa e il terzo al mondo, è occupato dalle truppe russe dal 4 marzo, sebbene sia attualmente gestito da funzionari ucraini.
Le strutture hanno subito vari attacchi dall’inizio dell’invasione russa, per i quali Mosca e Kiev si accusano a vicenda e hanno espresso preoccupazione per il rischio un incidente nucleare.
Il ministro dell’Energia ucraino, Herman Halushchenko, ha auspicato che la missione dell’Agenzia vada oltre gli aspetti tecnici ed esamini le minacce alla sicurezza dell’impianto, da marzo sotto il controllo dei russi ma gestita in gran parte da tecnici ucraini.
“Ci auguriamo che i rappresentanti dell’Aiea abbiano una visione leggermente più ampia della situazione”, ha dichiarato Halushchenko alla tv ucraina, “ad esempio, oltre alle funzioni puramente tecniche, la missione dovrebbe mostrare le minacce alla sicurezza poste dalla presenza di Forze armate in un impianto nucleare, la presenza di armi e attrezzature pesanti nei blocchi dell’impianto, le mine. In realtà ci sono molte cose che devono essere valutate in termini di impatto sulla sicurezza nucleare”.
Il ministro ha poi sottolineato che gli specialisti dell’Aiea sono “veri professionisti” e che spera che nessuna pressione o manipolazione da parte dei soldati russi influisca sul loro lavoro.
Il team ha l’obiettivo di stabilire una “presenza permanente”, ha spiegato il direttore generale dell’agenzia dell’Onu, Rafaelo Grossi, che guida la missione. “Ci stiamo preparando per il lavoro che inizierà”, ha affermato parlando in francese in un video diffuso dal suo staff. L’Aiea ha precisato, “cercheremo di stabilire una presenza permanente dell’agenzia” nella centrale.
Ieri il convoglio di 19 veicoli, metà dei quali con la scritta ‘UN’ sui fianchi (acronimo di Nazioni Unite), è entrato in città all’incirca alle ore 11 GMT (le 13 italiane). Era partito nella mattina di mercoledì da Kiev.
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) spera ora di istituire una missione permanente presso la centrale. “Questa è una delle cose più importanti che voglio fare e lo farò“. Secondo Reuters, Grossi ha riferito che, per ora, la missione dell’Aiea punta a trascorrere “alcuni giorni” presso la centrale nucleare.
Le truppe russe hanno bombardato Enerhodar, la città della regione di Zaporizhzhia controllata dai russi, mentre gli ispettori dell’AIEA viaggaivano verso la centrale nucleare.
La denuncia è del capo dell’amministrazione militare della zona di Nikopol, Yevhen Yevtushenko, secondo quanto riporta la stampa ucraina. In precedenza, le autorita’ russe del governo provvisorio avevano accusato gli ucraini di avere effettuato decine di bombardamenti sull’area della centrale.
Le rilevazioni in Finlandia
L’Autorità finlandese per le radiazioni e la sicurezza nucleare ha rilevato una piccola quantit di isotopi radioattivi vicino alla città di Kotka, situata nella parte sud-orientale del Paese. Lo ha reso noto la stessa agenzia, riferisce l’emittente finlandese Yle.
Secondo Helsinki, durante l’analisi di un campione d’aria nella città di Kotka, è stata registrata “una piccola quantità di isotopi radioattivi di zirconio e niobio“, nonché una concentrazione “leggermente superiore al normale” dell’isotopo di cesio -137.
Queste sostanze normalmente non si trovano in natura e, in una situazione del genere, informiamo sempre, ha precisato ancora l’ispettore capo, precisando tuttavia che non c’è nessun pericolo per la natura o le persone. Durante le misurazioni, il flusso di vento “proveniva da Est e Sud-Est”, ha aggiunto Stuk.
Il cesio, derivato principalmente dalle ricadute dell’incidente della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina, viene regolarmente rilevato in piccole quantità nei campioni d’aria; piccole quantità di zirconio e niobio possono fuoriuscire nell’aria, ad esempio, dal combustibile di una centrale nucleare in relazione alla manutenzione dell’impianto