AGI – Negli ultimi 12 mesi, l’Ucraina “ha sorpreso, ispirato e unito il mondo“: lo ha detto, in occasione dell’anniversario dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ci sono migliaia di parole per provarlo, ma ne basteranno poche”, ha detto il leader in un videomessaggio postato sui suoi profili social. “Bucha, Irpin, Kherson e Mariupol sono le capitali della nostra invincibilità – ha aggiunto – Il mondo ha visto di che cosa è capace l’Ucraina. I nuovi eroi sono i difensori di Kiev, dell’Azovstal, ma anche quanto realizzato da intere città, Kharkiv, Cherniguiv, Mariupol, Kherson, Mykolaiv, Gostomel, Volnovakha, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche, capitali della invincibilità”.
L’Ucraina non si fermerà “fino a che gli assassini russi non saranno puniti”. Lo ha dichiarato nel suo discorso al Paese nel giorno dell’anniversario dell’inizio dell’invasione russa. “Non li perdoneremo mai. Non avremo mai riposo fino a che gli assassini russi non saranno puniti. Dai tribunali internazionali, dal giudizio di Dio o dai nostri soldati”, ha detto nel video diffuso sui social.
Poche ore fa, in un altro video Zelensky ha affermato: “Il 24 febbraio, milioni di noi hanno fatto una scelta. Non una bandiera bianca, ma una gialloblu. Non fuggire, ma fronteggiare. Resistere e combattere. E’ stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E quest’anno, siamo rimasti invincibili. Sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria!“. Un video con immagini emblematiche del conflitto accompagna il tweet.
Nato: gli sforzi russi stanno fallendo
“Gli sforzi della Russia per infrangere la determinazione del coraggioso popolo ucraino stanno fallendo. Un anno dopo, gli ucraini stanno combattendo valorosamente per la libertà e l’indipendenza. Siamo con loro”, si legge in una dichiarazione del Consiglio della Nato in occasione del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.
Nel giorno della ricorrenza parole di solidarietà anche dai vertici dell’Ue. “Un anno fa la storia si era fermata. La Russia ha brutalmente invaso l’Ucraina. 365 giorni di impensabile disumanità. Ma l’Ucraina è forte. L’Europa sta con l’Ucraina per vincere e ricostruire. L’incubo deve finire”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un video con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
“Un anno di brutale aggressione russa. Un anno di eroica resistenza ucraina. Un anno di solidarietà europea. Davanti a noi c’e’ un futuro di unita’. State combattendo per la libertà, per la democrazia e per il vostro posto nell’Unione europea. Siamo con voi, per tutto il tempo necessario“, gli ha fatto eco in un video la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
L’appello di Pechino: “No al nucleare, avviare trattative”
Nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, Pechino è tornata a parlare appellandosi a entrambi i Paesi belligeranti affinché evitino di attaccare la popolazione civile. “Le parti in conflitto dovrebbero rispettare rigorosamente il diritto umanitario internazionale, evitando di attaccare i civili o le strutture civili”, ha dichiarato il ministero degli Esteri.
Giovedì l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto il ritiro “immediato” delle truppe russe, auspicando una pace “giusta e duratura”. La risoluzione di pace dell’Ucraina è stata approvata con 141 voti a favore, sette contrari e trentadue astenuti. Tra questi, la Cina e, soprattutto, l’India, indicata alla vigilia tra i contrari. Per Pechino, infatti, la misura è “benzina sul fuoco”, alimentata dal continuare a inviare armi all’Ucraina.