AGI – I ministri degli Esteri del G7 annunciano che i Paesi che aiutano la Russia a portare avanti la guerra in Ucraina “affronteranno gravi costi” in una dichiarazione diffusa dopo due giorni di colloqui in Giappone. A queste “terze parti” arriva l’esortazione di “cessare l’assistenza alla guerra della Russia altrimenti affronteranno gravi costi”.
Dal G7 giunge anche la condanna della minaccia russa di collocare armi nucleari in Bielorussia che viene definita “inaccettabile”.
“Le sanzioni saranno intensificate”
I ministri degli Esteri del G7 si impegnano a intensificare le sanzioni contro la Russia e a “sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario” avvertendo Mosca della “gravi conseguenze” a cui andrà incontro se dovesse usare armi nucleari. “Condanniamo la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale. La Russia deve ritirare immediatamente e senza condizioni tutte le sue forze e le sue attrezzature dall’Ucraina”, si legge nella dichiarazione congiunta diffusa al termine della riunione nella città giapponese di Karuizawa.
La visita di Putin a Kherson e Lugansk
Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato il quartier generale di un’unita’ militare che combatte nella regione ucraina di Kherson, annessa alla Russia lo scorso settembre, dove ha chiesto informazioni sulla situazione in questa provincia meridionale e nella vicina Zaporizhia. Lo ha riferito il Cremlino.
“Il comandante in capo supremo delle forze armate della Federazione Russa ha visitato il quartier generale del gruppo “Dnepr” in direzione di Kherson”, ha comunicato la presidenza russa in una breve dichiarazione pubblicata sul suo sito web sulla prima visita di Putin al fronte di questa regione in quasi 14 mesi di campagna militare in Ucraina. Secondo il Cremlino, il presidente russo ha ascoltato i rapporti del comandante delle forze aviotrasportate, il colonnello generale Mikhail Teplinsky, il comandante del gruppo delle forze “Dnepr”, il colonnello generale Oleg Makarevich e altri capi militari.
Il presidente russo, Vladimir Putin, nella sua visita a sorpresa alle truppe impegnate nelle regioni ucraine di Kherson e Lugansk ha fatto ai soldati gli auguri per la Pasqua ortodossa, celebrata la scorsa domenica 16 aprile, e regalato icone. Ai comandanti del gruppo Dnepr, di stanza nella regione di Kherson – dove il leader del Cremlino si è recato in elicottero – Putin regalato una copia dell’icona, che “apparteneva a uno dei ministri della Difesa di maggior successo dell’Impero russo”.
Il presidente ha aperto e mostrato l’icona, come si vede da un video pubblicato dall’agenzia ufficiale Ria Novosti.