Con due guerre che tengono la scena mondiale, pare che i due leader mondiali non vogliano precludersi il dialogo su nulla. Tantomeno sulle questioni militari. Sono queste le conclusioni di un contatto che ha del teatrale. Avvenuto nella tenuta di Filoli vicino a San Francisco nel pomeriggio del 15 novembre, data che potrebbe diventare storica perché l’inizio di un nuovo accordo tra le due super potenze che potrebbe essere regolativo, in futuro, se continuerà, anche per gli altri.
Si discute dai problemi climatici a quelli dell’Intelligenza Artificiale. L’atto più grave di crisi potrebbe derivare da un disservizio comunicazionale proprio su questi temi. E allora è meglio capirsi in anticipo.
Precedente antipatico fu quello dei palloni spia cinesi abbattuti. “Pace e sviluppo globali” sono le parole d’ordine per i due leader che si vedono per la settima volta. Ma la prima volta fu nel 2011 quando i due avevano ben altre responsabilità per i rispettivi paesi, ma erano comunque vice presidenti.
Pare che anche Putin abbia dato il suo assenso all’incontro. Si debbono trovare intese sul clima, dove, prima del vertice, States e Cina hanno firmato una dichiarazione in cui si dichiarano protesi a impegnarsi nel mitigarne gli effetti. Ma c’è anche una promessa per lavorare insieme sul metano. Intendono lavorare sull’energia rinnovabile entro il 2030. Nessuna parola però sul carbone e sull’energia fossile.
Dalla Cina si è anticipato di voler siglare un accordo contro l’uso e l’esportazione di oppioidi che stanno mietendo vittime in America. Sempre da parte degli States la promessa di ritirare le sanzioni sulla Cina per la loro repressione contro i diritti umani che verrebbe perpetrata in Cina. Si guarda, in tal senso, alla repressione dei uiguri. E finalmente arriva anche l’impegno ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale nella produzione di armi.
Argomento di maggiore attualità: il Medio Oriente. Da parte degli States si insiste affinché la Cina faccia pressione sull’Iran per non estendere il conflitto. La stessa moral suasion si chiede per il cessate il fuoco in Ucraina. Ma il nodo più difficile resta quello su Taiwan. Entrambi chiedono all’altro di non interferire. Biden vuole difendere la democrazia Xi vuole annettersela. Difficile collimare gli appetiti.