AGI – “Siamo vicini a raggiungere un accordo per una tregua” con Israele. Lo ha dichiarato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, con un messaggio su Telegram. “Il movimento (Hamas, ndr.) ha dato la sua risposta ai fratelli del Qatar e ai mediatori”, ha proseguito e specificato nel suo post. Non sono stati forniti ulteriori dettagli relativi al potenziale accordo.
Fonti di Hamas e della Jihad islamica – un altro gruppo militante palestinese separato che ha preso parte agli attacchi del 7 ottobre nel Sud di Israele – hanno spiegato che l’accordo, qualora si concretizzasse, prevederebbe una tregua di cinque giorni, comprendente un cessate il fuoco per le operazioni via terra e la limitazione delle operazioni aeree israeliane nel sud di Gaza.
In cambio, sarebbero rilasciate tra le 50 e le 100 persone detenute dai gruppi militanti palestinesi. Tra queste ci sarebbero civili israeliani e persone di altre nazionalità, ma non personale militare. Secondo l’accordo proposto, anche circa 300 palestinesi, tra cui donne e bambini, verrebbero rilasciati dalle carceri israeliane.
Oms: “Evacuiamo tre ospedali”
L’Organizzazione mondiale della Sanità sta lavorando per evacuare tre ospedali nella striscia di Gaza. Lo riferisce il rappresentante dell’Oms, Richard Peeperkorn, ai microfoni di Nbc News spiegando di “non essere qui per evacuare pazienti o personale ospedaliero ma per rafforzare e costruire gli ospedali”.
Tuttavia, “su richiesta di medici e pazienti spaventati e disperati, stiamo facilitando l’evacuazione di almeno tre ospedali in difficolta’ nel Nord di Gaza (Al-Shifa, Al-Alhi e l’Ospedale indonesiano) e l’intera operazione potrebbe durare settimane”, aggiunge Peeperkorn.
L’evacuazione di Al-Shifa è iniziata nel fine settimana, con il trasferimento di 33 bambini nati prematuri. L’Oms sta lavorando con la Mezzaluna Rossa Palestinese e altre organizzazioni per evacuare i restanti 250 pazienti e 25 membri del personale.
Continuano gli scontri
Pesanti combattimenti sono scoppiati nella notte intorno all’ospedale indonesiano a Nord di Gaza. Le notizie degli scontri arrivano dopo settimane di attenzione verso la principale struttura ospedaliera di Gaza, quella di Al-Shifa, dove centinaia di pazienti e membri del personale rimangono intrappolati. Più di 30 bambini sono stati evacuati ieri da Al-Shifa e adesso si trovano in ospedali egiziani per essere curati.