ROMA – “Un attacco coordinato contro l’Ungheria da parte dei media di sinistra e delle organizzazioni per i diritti umani”: a denunciarlo, rispetto al caso dell’italiana Ilaria Salis e altri due cittadini stranieri, è il portavoce del primo ministro Viktor Orban. La tesi è affidata a un post diffuso attraverso il social network X. Zoltan Kovacs, il portavoce, sottolinea di presentare “fatti che vanno conosciuti per saltare a conclusioni premature”.
❗️Facts you should know about last February’s antifa attacks in Hungary
❌The leftist media and human rights groups launched an orchestrated attack against Hungary in the case of three foreign nationals charged with the organized assault of suspected far-right sympathizers. Here… pic.twitter.com/Se56A3YJiz
— Zoltan Kovacs (@zoltanspox) January 31, 2024
La vicenda, premette il responsabile, riguarda i casi di tre persone straniere accusate di “aggressioni premeditate a presunti simpatizzanti di estrema destra” avvenute fra il 9 e l’11 febbraio 2023. In evidenza nel post, la difesa delle ragioni dell’Ungheria e la tesi della conformità del sistema giudiziario e penitenziario di Budapest alle norme europee. “Le condizioni della detenzione della persona imputata sono in linea con gli standard europei, sia in termini di salute che di cure garantite” scrive Kovacs. Che continua, rispetto all’udienza di questa settimana a Budapest. “Ilaria Salis è stata condotta in tribunale bloccata”, riferisce il portavoce.