Fonte, agenzia Dire
Bombardamenti di caccia israeliani in Libano subito prima e durante un discorso trasmesso in televisione del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
Giornalisti che si trovano a Beirut hanno anche riferito che i jet hanno infranto il muro del suono sopra la capitale, causando boati. La notizia, con video rilanciati dai social network, è stata confermata tra gli altri dal quotidiano Times of Israel.
Fonti concordanti hanno riferito di bombardamenti aerei in più località del sud del Libano. A confermare i raid le forze armate di Israele.
“La resistenza in Libano non smetterà di supportare la resistenza a Gaza“, sottolinea il leader di Hezbollah. Il leader del del partito politico e del gruppo armato assicura che il sostegno non avrà fine fintanto che Israele continuerà a condurre la guerra sulla Striscia e la Cisgiordania.
Quindi, il capo del partito shiita ha assicurato che le esplosioni di massa non hanno coinvolto alti funzionari, in quanto non erano in possesso del modello di cercapersone nei quali erano stati nascosti micro esplosivi con detonatori collegati a distanza. Insomma, “infrastrutture” e catena di comando “non sono state toccate”.
Nasrallah ha quindi annunciato che “sono state formate numerose commissioni investigative” per far luce sulle esplosioni, assicurando che tutti i dati e i dettagli “saranno passati al setaccio” ma “senza saltare alle conclusioni”.
Ha ricordato che gli attacchi, di cui accusa Israele, “hanno superato ogni linea rossa”, avvenendo “simultaneamente” all’interno di “ospedali, farmacie, negozi, supermercati, case private, automobili, strade pubbliche” dove c’erano “migliaia di civili, incluse donne e bambini”.
Il leader ha chiarito che aveva intenzione di intervenire in televisione in occasione del primo anniversario dell’aggressione di Hamas nel sud di Israele, che ha dato il via a un’operazione su vasta scala dell’esercito israeliano a Gaza, il prossimo 7 ottobre, per presentare una sua personale analisi insieme a un report su quanto è accaduto in questi dodici mesi. Ma i fatti degli ultimi due giorni “richiedevano questo intervento”.
Ha dedicato poi un pensiero “a chi è morto, a chi è rimasto ferito e a chi ha perso la vista” negli attentati. Tanti infatti i feriti che che a causa delle esplosioni, hanno subito l’amputazione delle dita o delle mani, o hanno perso uno entrambi gli occhi.