Durante un incontro di due ore tenutosi nella giornata di ieri, (mercoledì), il presidente uscente Joe Biden ha chiesto al presidente eletto Donald Trump di collaborare per promuovere un cessate il fuoco, e un accordo sulla liberazione degli ostaggi tra Israele e Hamas.
Biden punta a utilizzare i due mesi circa restanti del suo mandato per sbloccare la situazione stagnante nei negoziati per un accordo sulla crisi di Gaza. Trump, dal canto suo, vedrebbe positivamente l’insediamento senza questo complesso problema sul tavolo.
“Siamo pronti a lavorare con il team in entrata, in uno sforzo comune, per fare tutto il possibile affinchè si ottenga il rilascio degli ostaggi“, ha dichiarato oggi il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. “La Casa Bianca – ha aggiunto – ha comunicato all’entourage di Trump la sua disponibilità a collaborare sulla questione degli ostaggi“.
Biden ha incontrato ieri nello Studio Ovale le famiglie degli ostaggi americani detenuti a Gaza, secondo due fonti informate; una delle fonti, ha riferito che le famiglie hanno sottolineato l’urgenza della situazione, esprimendo preoccupazione per la vita dei loro cari. Biden ha informato i familiari che lui e il neopresidente Trump ritengono la questione degli ostaggi prioritaria e sperano di risolverla entro l’inizio effettivo del nuovo mandato – metà gennaio, dunque. Secondo le autorità, nelle mani di Hamas ci sono ancora cento ostaggi, di cui almeno la metà ancora vivi.
La crisi umanitaria a Gaza ha raggiunto il punto più critico dallo scorso autunno, secondo le organizzazioni umanitarie. Il ministero della Salute di Gaza riferisce che ad oggi il bilancio supera i 43ooo morti palestinesi. I negoziati per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco sono in stallo da quasi tre mesi, senza progressi significativi tra Israele e Hamas.
Due recenti iniziative statunitensi ed egiziane per un accordo parziale, che prevedeva il rilascio di un numero limitato di ostaggi, sono state respinte da Hamas, che non accetta una semplice pausa nel conflitto, senza un cessate il fuoco completo.
In risposta, gli Stati Uniti hanno chiesto al Qatar di chiudere l’ufficio di Hamas a Doha e di espellere i suoi luogotenenti. La scorsa settimana il Qatar ha annunciato di sospendere gli sforzi di mediazione finchè Israele e Hamas non saranno disposti a negoziare concretamente.
F.B.