Da dire.it
Hamas ha approvato una proposta per una tregua e il rilascio degli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza: lo hanno riferito esponenti dell’organizzazione palestinese all’emittente Al Jazeera.
Stando alla loro ricostruzione, i documenti relativi sono stati trasmessi da una delegazione guidata da Khalil al-Hayya ai mediatori del Qatar e dell’Egitto.
I negoziati con Israele sono in corso a Doha, la capitale dell’emirato. Prevista in serata una conferenza stampa nella sede del ministero degli Esteri del Qatar.
UN ACCORDO “DOLOROSO”
Il governo di Israele si esprimerà con un voto domani su una proposta di accordo per una tregua con Hamas e il rilascio dei connazionali prigionieri nella Striscia di Gaza: lo ha riferito in una nota il ministero degli Esteri di Tel Aviv. Nella comunicazione si aggiunge che il titolare del dicastero, Gideon Sa’ar, ha interrotto la sua visita in Italia per rientrare in patria e partecipare alla decisione. Il voto dovrebbe avvenire sia nel Consiglio di sicurezza che all’interno della compagine di governo.”A seguito dei progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi, il ministro ha interrotto la sua visita diplomatica, che doveva proseguire domani in Ungheria”, si legge nella nota. “Sa’ar rientrerà in Israele questa sera per partecipare alle discussioni e ai voti previsti nel Consiglio di sicurezza e nel governo”.
L’accordo per la tregua a Gaza è “molto difficile. È molto importante per noi che vengano liberati dalla prigionia i nostri uomini, la nostra gente. E questo è quello che richiede la solidarietà. Allo stesso tempo è molto doloroso perché ha a che fare con la liberazione di pericolosissimi terroristi, compresi assassini che dovranno uscire dalle nostre carceri”, ha detto Sa’ar intervistato da Bruno Vespa a Cinque Minuti su Rai1.
“Nella nostra regione niente è definitivo finché non è definitivo. Però ci sono pochissimi divari che rimangono. La mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere. E se succederà, domani avremo la riunione di governo in Israele per votare sull’accordo“.