Bombardate Gaza, Deir al-Balah, Khan Younis e Rafah. Netanyahu: “Attaccheremo sempre più forte, Hamas si rifiuta di liberare i nostri ostaggi”. Ma le famiglie degli ostaggi condannano gli attacchi
ROMA – Nella giornata del tanto atteso colloquio telefonico tra Trump e Putin, Israele riavvia la guerra a Gaza. Nella notte ha lanciato un’ondata di attacchi aerei sulla Striscia: si tratta dell’operazione militare più pesante da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco il 19 gennaio. Sono stati segnalati attacchi in diverse località, tra cui Gaza e Deir al-Balah, Khan Younis e Rafah.
L’attacco a sorpresa ha interrotto un periodo di relativa calma nel mese del Ramadan. Il primo bilancio è pesante: secondo il ministero della Salute di Gaza afferma che sono almeno 413 le persone uccise, molte delle quali erano donne e bambini.
Un alto funzionario di Hamas ha risposto che la decisione di Netanyahu di lanciare questi attacchi equivale a una “condanna a morte” per i restanti ostaggi. Secondo Hamas infatti i bombardamenti costituiscono una cancellazione unilaterale del cessate il fuoco: “Benjamin Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di rovesciare l’accordo di cessate il fuoco, esponendo i prigionieri a Gaza a un destino sconosciuto”. Il riferimento è in particolare ai cittadini di Israele catturati il 7 ottobre 2023 dai commando di Hamas e tuttora detenuti nella Striscia.
E infatti l’Hostages and Missing Families Forum, l’associazione che riunisce i famigliari degli ostaggi israeliani ha rilasciato una dura dichiarazione in cui condanna i nuovi attacchi a Gaza: “L’affermazione che la guerra si sta rinnovando per il rilascio degli ostaggi è un completo inganno: la pressione militare mette in pericolo gli ostaggi e i soldati. Dobbiamo tornare al cessate il fuoco”.
L’esercito israeliano ha affermato che gli attacchi continueranno finché necessario e potrebbero estendersi oltre gli attacchi aerei, aumentando la possibilità che le truppe di terra israeliane possano riprendere a combattere.
Fonti di Hamas hanno detto all’AFP che negli attacchi è rimasto ucciso il generale Mahmud Abu Watfa, a capo del ministero degli Interni di Hamas.
La Casa Bianca ha confermato di essere stata informata in anticipo dell’attacco di Israele a Gaza.