Origini e Motivazioni: Giulia, potresti raccontarci maggiormente su come la tua infanzia in Toscana ha influito sulla nascita di Vezua e sulla tua missione di promuovere la sostenibilità?
Nascere e crescere in Toscana, nella zona delle crete senesi, è stato un forte contributo alla nascita di Vezua che significa “connessione con la natura”. Infatti, quei territori di vaste colline verdi, uniti ad un allarme sempre più evidente della degenerazione e degradazione della Natura a causa dei cambiamenti climatici, mi hanno permesso di riflettere su come potesse essere possibile realizzare un progetto sostenibile nel tempo e che potesse coniugare ambiente ed economia con un impatto positivo sulla società, sulle persone e sul pianeta.
Visione Sostenibile: Qual è la tua visione personale di un futuro più sostenibile e come pensi che Vezua possa contribuire a realizzarla?
Nella mia visione, sostenibilità non significa rinunciare alla crescita e ritornare a vivere come 500 anni fa. Per quanto possa forse essere bella, è un’idea molto utopica che non può essere applicata in grande scala in tutto il mondo. Il progresso non è affatto negativo e non va frenato, piuttosto bisogna incanalarlo nella giusta direzione, quella che contribuisce anche alla crescita e al benessere umano, non solo dei portafogli delle lobby e dei più ricchi del Pianeta. Piuttosto, a partire dal settore pubblico e dal settore privato, i politici e gli imprenditori devono analizzare le necessità basilari dell’uomo: nutrirsi, vestirsi, avere una casa, spostarsi con mezzi di trasporto, importare ed esportare merci, produrre energia etc e coniugare queste necessità con la preservazione delle risorse naturali e del patrimonio naturale in modo da offrire prodotti e servizi che generino una ricaduta positiva su società e ambiente. Questo è il vero progresso: sociale e ambientale. Non è ovviamente possibile attuarlo dall’oggi al domani, ma se l’ottica non inizia ad essere questa, ci saranno sempre più disastri naturali, tecnologici, povertà, crimini dovuti allo status degradante in cui le fasce più deboli si trovano, e saranno dunque necessarie sempre più risorse economiche per riparare questi danni. Ma il problema è che sarebbe come mettere il cerotto sulla ferita: se non vi è il cambiamento alla radice, il problema si ripete, diviene sempre più invalidante finché arriverà il momento in cui non possiamo veramente fare più niente. Ecco quindi che la sostenibilità ha in realtà un’importanza molto più ampia della sola sfera ambientale, ma va a ricadere anche su quella economica, sociale e psicologica.
Impatto Sociale: In che modo Vezua misurerà l’impatto sociale e ambientale delle aziende che si uniscono al marketplace ?
Le aziende vengono analizzate sulla base delle loro documentazioni come i report di sostenibilità e le certificazioni ottenute nel corso del tempo. Per fare questo ci affidiamo ad un algoritmo studiato ad-hoc per assolvere tale compito, sviluppato appositamente per Vezua dal player più importante a livello di misurazioni ESG in Italia ed uno dei più importanti in Europa. Sono inoltre svolti audit non programmati presso le sedi aziendali. Il marketplace Vezua è stato attivo per due anni ma in seguito a difficoltà tecnologiche e limiti nello sviluppo di queste ultime, soprattutto alla luce dei competitor non sostenibili che tutti conosciamo bene, Vezua ha optato per l’offerta di servizi come consulenze e analisi sulla sostenibilità per settore pubblico e privato; import ed export di prodotti sostenibili di vario genere oltre che ad essere una “piattaforma” di match-making per lo sviluppo di progetti sostenibili tra Paesi diversi in tutto il mondo in ambito energia, edilizia, trasporti, gestione dei rifiuti.
Algoritmo di Sostenibilità: Potresti spiegare in modo più dettagliato come funziona l’algoritmo per valutare la sostenibilità dei prodotti?
L’algoritmo analizza le documentazioni e le certificazioni che le aziende allegano sull’apposita interfaccia della piattaforma. Successivamente l’algoritmo compie un analisi di più di 1 milione di combinazioni differenti dove ricerca in tempo reale le più recenti normative e le più recenti pubblicazioni scientifiche in ambito sostenibilità, così come le varie policy internazionali e nazionale. Ne esce un’analisi comparata sotto forma di report (circa 30 pagine). L’azienda ottiene un livello percentuale di sostenibilità. Le analisi sono ovviamente condotte sulla base dei valori ESG (environment, social, governance) dell’azienda e sull’effettivo contributo che la cultura aziendale e la sua CSR (corporate social responsability) apportano su ambiente e società ed i 17 SDGs (sustainable developement goals).
Quali criteri sono più critici nel processo di valutazione ?
Valutare i criteri “social” come l’inclusività, il gender gap, l’etica, la tutela dei lavoratori, è forse l’aspetto più critico perché esistono minori strumenti di valutazione e minori possibilità di controllare effettivamente questi aspetti, se non quello di tenere ogni giorno, per tutte le ore lavorative, delle persone esterne che effettuano audit e riportano le condizioni dei lavoratori, i loro diritti, i loro benefit etc, cosa che ovviamente è impossibile da mettere in pratica.
Impegno delle Aziende: Come possono le aziende prepararsi per soddisfare i criteri di sostenibilità richiesti da Vezua? Esiste un supporto o formazione per aiutarle a migliorare?
Sì, se l’azienda ha dei gap da colmare o vuole semplicemente migliorare degli aspetti, Vezua fornisce formazione professionale o consulenziale mediante partner e centri di formazione ad hoc, così come enti per le certificazioni, per stilare i report di sostenibilità, per revisionare i bilanci di sostenibilità e tutto ciò che occorre affinché l’azienda raggiunga i massimi livelli degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Generazione di Consapevolezza: In che modo pensi che la sensibilità dei consumatori verso le tematiche sostenibili sia cambiata negli ultimi anni, specialmente dopo l’impatto del COVID-19 ?
Inizialmente, post covid, c’è stata una grande spinta dei consumatori verso la scelta di prodotti più sostenibili soprattutto nella categoria del cibo e dell’abbigliamento. Sono stati privilegiati infatti prodotti più “locali”, del territorio, artigianali e il più naturali possibile. Purtroppo però è stata una tendenza temporanea, dettata soprattutto dalla paura di contaminazioni dovute alle importazioni. In poco tempo lo stile di vita è tornato lo stesso e forse anche peggio, come dimostrano i report scientifici sull’inquinamento. Il mondo ha continuato ad estrarre più petrolio, ad incrementare i trasporti per via aerea e per via marittima; sono scoppiate guerre e sono nate tecnologie estremamente utili ma che purtroppo ancora una volta vengono impiegate allo scopo di far diventare ancora più ricchi i privilegiati.
Bisogna anche considerare che il prezzo delle merci influisce molto e purtroppo anche la scarsa consapevolezza che i consumatori hanno verso i prodotti che vanno ad acquistare, per una mancanza di trasparenza e tracciabilità che ancora scarseggia ed è difficile da ottenere se non viene stabilita una legge globale che lo impone.
Progetti Futuri: Giulia, hai menzionato due progetti imminenti per il 2021 e il 2022. Puoi darci qualche anteprima sui prossimi passi e come si integrano con la tua visione generale per Vezua?
Ad oggi Vezua si concentra soprattutto nell’import / export di prodotti sostenibili nella grande distribuzione organizzata GDO, e nello sviluppo di progetti sostenibili in Paesi diversi nel mondo, connettendo le aziende e stipulando accordi con appaltatori e governi locali per l’attualizzazione.
Iniziativa di Riforestazione: Puoi raccontarci di più sui progetti di riforestazione che state sviluppando in Toscana? Qual è il significato di questi progetti per la comunità locale e per l’ambiente?
In Toscana è stato realizzato un progetto di riforestazione con parte dei ricavi. L’idea è quella di espandere sempre più questi progetti e renderli socialmente utili, come ad esempio con l’apertura di riserve naturali dove le famiglie ed i bambini possono svolgere attività sostenibili; l’affitto di terreni con i suoli rigenerati per l’agricoltura sostenibile e la produzione di miele; l’utilizzo di spazi outdoor per l’allestimento di mostre e fiere a carattere sostenibile.
Educazione e Consapevolezza: Come segnalato, Vezua intende lanciare una sezione Accademy per corsi di formazione. Perché ritieni siano fondamentali queste iniziative educative nel promuovere la sostenibilità?
È fondamentale perché solo un consumatore attendo, istruito e consapevole può compiere scelte corrette che determinano l’impatto sociale e ambientale. Difatti, la produzione aziendale è dettata dal consumatore e dalle sue scelte, che cosa succederebbe se un giorno tutte le persone decidessero categoricamente di non acquistare nulla contenente plastica? Ovviamente le aziende si adeguerebbero alla situazione con alternative migliori. Ma come è possibile che ciò accada e come è possibile che effettivamente i consumatori possano distinguere cosa è di impatto positivo su natura e società? Solo con l’istruzione e la conoscenza.
Interazione con Tota Pulchra: In che modo la visione di Vezua si allinea con quella di Tota Pulchra e con l’idea di un mondo più ecologico che il Monsignor Jean Marie Gervais promuove?
Non conoscevo il progetto Tota Pulchra, ma vedendo di cosa si occupa ci sono senza dubbio innumerevoli connessioni con Vezua, in particolare perché entrambi ci focalizziamo sul creare un impatto positivo sociale e ambientale alla luce della consapevolezza che il Pianeta è un dono da conservare non per essere lodati, ma per rispetto di questo immenso dono e soprattutto per continuare a vivere in modo dignitoso sulla Terra.
I progetti a inclusione sociale, la valorizzazione del territorio, la tutela ed il contributo ai meno fortunati, sono tutti valori etici ed eco sostenibili che Vezua e Tota Pulchra condividono e sulla base dei quali possono nascere progetti trasversali.
Riflessioni Finali: Qual è il messaggio finale che vorresti comunicare ai giovani imprenditori che desiderano intraprendere un percorso nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità?
Il mio consiglio è di analizzare sempre quali sono i bisogni necessari dell’uomo e non inventare niente di straordinario o impressionante, ma piuttosto concentrarsi nel migliorare i processi, i materiali, gli ingredienti, di prodotti e servizi già esistenti. Questo per evitare di creare un prodotto o servizio di tenenza ma che in pochi anni diventa inutile. La vera sostenibilità risiede nel fornire prodotti e servizi che impattano positivamente su ambiente e società ma che allo stesso tempo sono strettamente necessari e indispensabili, altrimenti è solo una “moda” temporanea.
Oltre a ciò, sempre informarsi e formarsi, aggiornarsi sulle novità scientifiche e mai credere di sapere tutto o di essere i migliori, perché nel momento in cui crediamo di essere arrivati smettiamo di imparare e la creatività, che è l’energia divina nell’Uomo, si azzera.