Ciao Hermes, Sette è il titolo del singolo estratto dal tuo EP. In numerologia, il 7 viene associato alla perseveranza e alla speranza. Che significato gli attribuisci tu?
Per me, il numero sette rappresenta un ciclo che non riesce a chiudersi, un percorso tortuoso fatto di scelte e rimpianti che ci accompagnano continuamente. In Sette, questo numero non è solo un concetto astratto, ma simboleggia un legame che sembra infinito, qualcosa che ci segue e ci pesa. È la persistenza di ricordi e sentimenti che non svaniscono, nonostante il desiderio di lasciarli andare. Tuttavia, in questa sensazione di immobilità c’è anche la speranza di un cambiamento, un’evoluzione che può avvenire solo affrontando il proprio passato.
Nonostante il brano presenti delle sonorità più leggere, il testo è molto introspettivo e profondo. Quali tematiche affronta?
Sette parla della difficoltà di accettare se stessi e della lotta interiore tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Tocca temi come l’inadeguatezza, i legami tossici e il conflitto tra azioni e desideri che non sempre corrispondono alla realtà. Il numero sette, ripetuto nel testo, diventa un mantra che richiama l’incapacità di chiudere certi capitoli della vita. È una riflessione sull’auto-percezione e sulla tensione tra il desiderio di cambiamento e la rassegnazione di fronte a un destino che sembra già scritto.
Cuore e mente, se non sono allineati, possono entrare in conflitto, generando ansia e disagio. In quale di questi due aspetti ti riconosci maggiormente?
Mi riconosco di più nell’aspetto passionale, anche se cerco sempre di mediare con la razionalità. La mia musica nasce da un’urgenza emotiva, da un bisogno di comunicare qualcosa di profondo. Tuttavia, per costruire un progetto solido, la parte razionale è essenziale. Non mento: vivo in costante squilibrio tra cuore e mente. Sono spesso troppo istintivo, ma lavorare a questo EP mi ha insegnato a mantenere la calma, a contare fino a cinquanta quando serve.
Quali sono gli ingredienti quotidiani indispensabili per la creatività di un artista?
Nel mio caso, la solitudine è fondamentale: è in quei momenti che rifletto, osservo e trasformo le emozioni in musica. Anche le esperienze quotidiane, le relazioni e le montagne russe emotive sono indispensabili per creare qualcosa di autentico. La curiosità e la costanza giocano un ruolo chiave: la creatività non è solo ispirazione, ma anche disciplina. Ah, e i malesseri… non so perché, ma nei momenti difficili riesco a scrivere meglio!
Dopo anni come autore, hai deciso di dare voce al tuo progetto. Questo anche grazie all’incontro con il produttore Alberto Lattanzi. Com’è nato questo sodalizio?
Alberto è stato fondamentale per far maturare il mio progetto. Sin dal primo incontro, sembrava che parlassimo lo stesso linguaggio musicale. Ci accomunano la ricerca di autenticità e il desiderio di spingerci oltre i confini convenzionali. Lavorare insieme non è stato sempre semplice: ci sono stati confronti accesi, ma da tutto questo è nato qualcosa di unico. Oggi lo considero non solo il mio producer, ma un vero amico, quasi un fratello. Nei momenti più bui, lui c’è sempre stato e continua a sostenermi.
Il tuo EP Amore e Psiche, da cui è tratto Sette, segue un filo conduttore o ogni brano è indipendente?
C’è sicuramente un fil rouge: l’intero EP è un viaggio attraverso la lotta interiore tra amore e dolore, speranza e fragilità. Ogni traccia rappresenta una tappa di questo percorso di consapevolezza, che va dalla prigionia emotiva fino a una luce che, sebbene fragile, è sempre stata dentro di noi. È un processo che parla di trasformazione, di affrontare le proprie ombre per arrivare a una nuova percezione di sé.
Venerdì 13 dicembre presenterai il progetto a Snodo Mandrione, all’interno dell’evento “We Are Party”. Suonerai in band o da solo? E come si articolano i tuoi live?
Per questo evento sarò in duo con il mio producer, Latta, e ci sarà una forte componente visiva. I miei live puntano a creare un’atmosfera intima e immersiva, un viaggio emotivo per il pubblico. Anche quando suono in duo o in band, cerco di reinterpretare i brani adattandoli al momento, rendendo ogni esibizione unica. Dal prossimo anno inizierò a portare in scena il progetto con una band, per aggiungere ulteriori sfumature alle performance.
Su quali progetti stai lavorando attualmente?
Sto scrivendo nuovi brani che ampliano il percorso di Amore e Psiche. Voglio esplorare temi di rinascita e cambiamento, cercando di integrare sonorità più organiche e acustiche. Nel frattempo, partirò in tour, un’esperienza che mi emoziona moltissimo. Ci saranno anche collaborazioni importanti che non vedo l’ora di annunciare. Ah, e devo imparare a riposarmi di più… ma per ora non riesco a fermarmi!