Si è aperta domenica 14 giugno, a Firenze, nelle vetrine del negozio Dreoni Giocattoli che dal 1923, alimenta i sogni dei fiorentini, grandi e piccini, la 34° Mostra di Modellismo.
Iniziamo con la sezione dedicata al Calcio Storico Fiorentino, che si disputa normalmente nel mese di giugno per festeggiare il patrono della città San Giovanni, ma che quest’anno, a causa dell’emergenza coronavirus, non vedrà i calcianti scendere sul “sabbione” di Piazza Santa Croce, e sul quale faremo presto uno speciale.
Interessante anche la sezione dei cosiddetti figurini storici, che tocca anche argomenti sociali sempre attuali, quali il femminicidio, con la serie dedicata a Jack lo Squartatore, ed alle sue vittime, che riportiamo sotto, e che rappresenta un soggetto non usuale tra i collezionisti, e per questo degno di curiosità e di nota. Desta ulteriore curiosità, restando al tema della condizione femminile, anche la disposizione di questa serie, per pura coincidenza, insieme a quella dedicata alle truppe Ascare, che sembra alludere alle attuali polemiche su Indro Montanelli, ed al suo passato nelle colonie italiane in Africa Orientale, durante il quale ebbe una relazione con una ragazzina locale, che hanno portato all’imbrattamento della statua dedicata al grande giornalista, a Milano, nel luogo dove egli fu gambizzato dalle BR.
Spostandoci dal mondo del giallo storico, a quello del fumetto, troviamo poi i figurini dedicati a Tex Willer e Kit Carson.
Ma vogliamo dare oggi particolare risalto al modellismo navale, in quanto abbiamo avuto occasione di intervistare due modellisti, autori di opere esposte in mostra, il primo dei quali è Andrea Cuminetti.
Andrea Cuminetti, ha realizzato un modellino di nave, da lui chiamato genericamente “Classe Porti”, in quanto ci ha raccontato di aver riciclato uno scafo che gli si era rotto e di averlo riadattato, senza sapere esattamente quale tipo di imbarcazione avrebbe potuto ricostruire, e di averlo quindo verniciato con colori da marineria civile, senza sapere che invece, si trattava di un’imbarcazione militare, esattamente di un rimorchiatore costiero, facente parte, appunto, della cosiddetta Classe Porto, e di averlo scoperto solo dopo aver ultimato il modello.
Aldilà di questo curioso aneddoto sull’errore di colorazione del modello, è interessante sapere che esso come quasi tutti quelli presenti in mostra, non è realizzato tramite le scatole di montaggio, comunemente in commercio, ma è molto più complesso, ed ha circa ottanta pezzi in più rispetto ai modelli standard, appunto. Il secondo modellista che abbiamo incontrato è, Franz Corsi, 84 anni splendidamente portati, anche grazie a questa passione che coltiva dall’adolescenza.
Ci ha raccontato, infatti di essersi costruito da solo, all’età di 16 anni, una barca di 5,95 metri, con la quale andava a pescare in Arno, poi rivenduta prima di partire per il servizio militare recuperando le 5mila lire spese per il legname. Si è poi, per un periodo dedicato anche alla realizzazione di alianti, il più grande dei quali ha raggiunto, i due metri e mezzo di apertura alare, ed in grado di volare per circa dieci chilometri. Ma la sua passione sono le imbarcazioni, delle quali ha una collezione privata di ben 19 modelli. In mostra ha portato un motoscafo Riva, da lui interamente costruito a mano, con un anno di lavoro tutti i pomeriggi, e perfettamente funzionante, in quanto dotato di motore elettrico radiocomandato, e definito amichevolmente dal Cuminetti, come il Riva più bello del mondo. Non sta a noi giudicare, ovviamente, sugli aspetti tecnici ed estetici, ma certo il modello di motoscafo realizzato da Franz Corsi, rende appieno lo splendore dei natanti che escono dai cantieri Riva di Sarnico (BG), sulle rive del lago d’Iseo, e di La Spezia, che rappresentano nella nautica, quello che la Ferrari rappresenta nel mondo dell’automobile, ovvero la genialità e la bellezza del design italiano.
Ma Franz Corsi, ha portato in mostra, anche un modello della Gran Banks, anch’esso motorizzato e radiocomandato, ma, addirittura completo di dotazioni ed arredi interni, tutti realizzati con legni anche pregiati, quali noce e teak.
Insomma, vale davvero la pena visitare questa 34° Mostra di Modellismo che resterà aperta fino al 28 giugno.
Luca Monti