“Bipolare” è l’ultimo singolo di Daniele Rotondo estratto dal nuovo disco “Il mondo è qui”, disponibile in radio dal 24 settembre e segue l’uscita di “Lasciarsi andare” premiato al Roma Videoclip in Tour con il Premio Cinecittà Panalight. Durante il 2020 Daniele ha lavorato al suo secondo album “Il mondo è qui” uscito l’11 Aprile 2021, con all’interno 9 canzoni che restituiscono la sua personale visione del mondo odierno, le sue meraviglie e le sue contraddizioni.
Daniele Rotondo, nasce a Roma nel 1979, è un cantautore, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore italiano. Fin da bambino coltiva l’amore per la musica che lo porta a studiare e suonare diversi tipi di strumenti (chitarra, basso, pianoforte, batteria). Produce, suona e registra tutti i suoi brani. La sua carriera artistica da solista lo porta, nell’Aprile 2019, in sala di registrazione per dare vita al suo primo lavoro “Astronauta”, un album di canzoni incentrate principalmente sui temi delle relazioni. Il disco è il risultato dalle esperienze che Daniele ha vissuto nella sua vita. Racconti che lasciano spazio all’immaginazione di chi ascolta e dove ognuno può ritrovare un pezzo della sua esistenza immedesimandosi con le atmosfere e le storie narrate.
L’ultimo singolo Bipolare è una canzone che racconta il dualismo presente nel profondo di ognuno di noi dove si incontrano e si scontrano diverse sfaccettature della stessa personalità. Queste, a volte, trovano la loro sintesi in un equilibrio precario mentre, in altre, generano squarci nella nostra anima che si trasformano in opportunità per metterci in discussione. La naturale propensione al palco di Daniele Rotondo è trasposta nel videoclip, girato alla Tenuta dell’Olmo (Roma) per la regia di Diego Coluzzi. Il protagonista è lo stesso artista nei panni di un cantastorie accompagnato dalla sua band. Suoni energici e chitarre anni 90 fanno da tappeto musicale a questo dissidio interiore. Quindi incuriositi abbiamo deciso di raggiungere il cantautore per farli qualche domanda:
Come nasce la passione per la musica ?
“La mia passione nasce da bambino quando ho iniziato a sentire le prime note da un pianoforte. Dopo quel momento nulla è stato come prima”.
C’è qualche persona in particolare che ti ha aiutato nella tua carriera artistica?
“Una in particolare devo essere sincero no. Però ho avuto la fortuna di avere sempre avuto al mio fianco più persone che hanno sempre creduto in me e mi hanno dato giusti stimoli per continuare questa avventura meravigliosa”.
Da poco è uscito il tuo nuovo singolo “Bipolare”. Come nasce l’idea di scrivere la canzone?
“La canzone nasce da una serie di frasi che avevo iniziato a buttare giù un po’ alla rinfusa se vogliamo. Poi lavorandoci su ho notato che alla fine avevano tutte un fattore comune che potevano riportare alla dualità che ogni persona si trova ad affrontare nella vita quotidiana. E così è nato il tutto”.
Nel testo della canzone descrivi situazioni in contrapposizione tra loro. Sono situazioni che hai vissuto anche tu ?
“Alcune si, molte volte nelle mie canzoni inserisco pezzi, frasi o momenti di vita vissuti in prima persona. Mi piace molto però che l’ascoltatore possa, oltre a ritrovarsi in quello che dico, scoprire attraverso i miei testi una parte di me”.
Quale messaggio vuoi fare arrivare al tuo pubblico con questo nuovo singolo?
“Il messaggio è quello di guardarsi dentro in maniera spontanea assecondando i nostri pensieri, valutandoli per quanto in contrasto tra di loro siano e soprattutto di mettersi in gioco nel mondo senza chiudersi in se stesso”.
Produci, registri e suoni tutti i tuoi brani. Quali difficoltà si devono affrontare nel fare tutto questo da solo ?
“È sicuramente un processo più lungo in quanto dovendo suonare tutti gli strumenti uno alla volta, succede spesso che devo montare e smontare tutto daccapo. Però è anche molto sfidante e sono uno a cui le sfide piacciono. Non nego naturalmente che mi confronto poi con molte persone che mi sono vicine in primis i musicisti con cui poi suono live per avere idee, feedback da loro. Altrimenti sarebbe solo un processo fine a se stesso”.
Un concerto che hai sempre sognato di fare ?
“Essendo di Roma, sicuramente al Circo Massimo anche se in realtà non amo i grandi spazi perché ho come la sensazione che si perdesse il contatto con tutto il pubblico. Però sarebbe davvero un ‘sogno’ potermi esibire li davanti a tantissime persone”.
GUARDA IL VIDEOCLIP DI “BIPOLARE”
di Marcello Strano